Suite francese

Claudio Gatti (07/11/2007) - Voto: 5/5
Sono straordinari sia il libro in sè che la storia della sua scrittura, salvezza e scoperta. Protagonista del libro è un'umanità disordinata (fatta di uomini, donne, vecchi, bambini, animali, suppullettili, belli, brutti, ecc.) travolta dalla storia durante l'invasione tedesca in Francia. La Nemirowsky scrive con l'ironia ebraica e la lucidita' delirante di una Cassandra che sta per essere inghiottita nell'olocausto. Lascia un manoscritto incompiuto e due figlie. Le bambine si salvano insieme al libro ma lo terranno chiuso per quarant'anni, come si farebbe con una reliquia troppo sacra e personale per essere aperta. Non perdetelo.
piero (25/09/2007) - Voto: 4/5
Niente male! Il libro mi è stato regalato da una persona "fidata" che ne era rimasta entusiasta, e devo dire che non delude le aspettative. Un pò ripetitive come situazioni, ma scritte e descritte in una maniera limpida e trasparente come certi cieli di Francia. Da leggere e apprezzare.
Roberto (28/07/2007) - Voto: 5/5
Credo che questo libro debba essere assolutamente letto. Lo trovo notevole.
Viola (18/07/2007) - Voto: 4/5
Irene Nemirovski conferma di essere una grande narratrice e un'attenta osservatrice della realta' che la circonda. "Temporale di giugno" e' romanzo corale, "Dolce" e' piu' intimo e personale, ma entrambi sono accomunicati dalle descrizioni toccanti di persone, luoghi, situazioni e dalle osservazioni acute sul comportamento umano molteplice e variegato. Personalmente ho apprezzato maggiormente "Dolce" perche' tocca la sfera interiore dei personaggi, mentre a volte "Temporale di giugno" e' ripetitivo nella narrazione dell'esodo dei parigini dalla capitale francese. Ancora piu' toccante e' pensare al romanzo dopo aver letto le ultime riflessioni di Irene - scritte poco prima dell'arresto - e il carteggio del marito con editori e amici e tutte le persone che sperava potessero intervenire per liberare la moglie: Irene scrive il romanzo in tempo reale, il quadro storico e' contemporaneo, gli avvenimenti sono freschi, Irene capisce quale sara' il tragico epilogo della guerra, ma nel suo romanzo non si trova una singola parola di odio nei confronti degli invasori, ma solo parole di pieta' e pena per dei giovani visti non come soldati nemici, ma come uomini con sentimenti, emozioni, paure e desideri che hanno la sola colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, mandati a combattere e a uccidere e forse a morire.
baghy (13/07/2007) - Voto: 4/5
Bel libro che apre uno squarcio sui caotici giorni che sono seguiti all'occupazione tedesca della Francia. Nel suo stile elegante ma pungente Irene descrive tutte le debolezze di questo popolo di fronte alla guerra e alla sconfitta. Emozioni e sensazioni vengono descritte con uno stile unico che oggi raramente si incontra. Da non perdere