Un caso archiviato. I casi dell'ispettore Erlendur Sveinsson. Vol. 6

franca (03/09/2011) - Voto: 5/5
Quando voglio rifarmi da una lettura che non mi ha entusiasmata, leggo un romanzo di Indridason, ma in particolare amo leggere le vicende del suo personaggio: l'agente Erlendur, detective triste ed ombroso, ma dalla sensibilità acuta. Peccato che questo sia l'ultimo dei suoi romanzi pubblicati in Italia. Sono sincera: all'inizio ero scettica su questo scrittore, ma via via che lo leggevo mi affezionavo sempre di più a questa saga islandese, anche se i nomi e i luoghi sono, come già riferito, quasi illeggibili per noi. Una lettura rassicurante, distensiva? questo va dato atto allo scrittore, che nello specifico del romanzo ha saputo, dal nulla, o solo da una percezione di Erlendur, affrontare un tema delicato come la vita dopo la morte, e contestualmente riportare in vita il caso di due persone scomparse 20 anni prima
maurizio680 (03/06/2011) - Voto: 4/5
Davvero un gran bel libro. Anche se la la signora in verde è superiore
Maurizio Ricci (11/02/2011) - Voto: 4/5
Molto bello, come quasi tutte le precedenti opere di questo Autore. Mi sentirei di definire Arnaldur Indriðason un classico moderno; "moderno" in quanto facilmente assimilabile a diversi altri eredi nordici di Raymond Chandler, una categoria assai in voga di questi tempi; "classico" in quanto il suo stile scarno, i suoi rapidamente abbozzati personaggi sono immediatamente riconoscibili, bucano la pagina come pochi. Anche questa storia, seppur basata su scarsi e quasi impalpabili indizi, poco più che semplici sensazioni provate dal protagonista, viene sviluppata magistralmente, incatenando il lettore alla pagina. Le atmosfere rarefatte unite ad uno stile scarno ma tagliente fanno di questo islandese uno dei più interessanti tra i prodotti (perlomeno tra quelli tradotti da noi....) del mystery scandinavo, magari assieme all'ultimo Nesser. Non siamo lontani dal Friedrich Durrenmatt de "La promessa" e di "Il giudice e il suo boia"
Leonardo (11/01/2011) - Voto: 2/5
Dopo aver letto quasi tutta la bibliografia di Indridasson, questo romanzo lo ritengo troppo pieno di inutili ampollosità, prima fra tutte l'incessante uso di nomi di luoghi, strade, ponti ecc. nella sua (purtroppo per noi, quasi illeggibile) lingua. Chi lo ritiene il migliore scrittore scandinavo del genere, forse non ha letto Mankell...
Antonella (11/12/2010) - Voto: 3/5
E' un libro piuttosto interessante ma alla fine un pò scontato. Pensavo meglio... peccato!