La voce. I casi dell'ispettore Erlendur Sveinsson. Vol. 3

maxxam66 (21/02/2011) - Voto: 4/5
Indridason anche in questo romanzo nobilita la letteratura "gialla".Personaggi di spessore ed un'analisi introspettiva si legano fortemente alla narrazione caratterizzandola con sapienza.
elda (15/12/2010) - Voto: 4/5
La forma è scorrevole, l'intreccio narrativo ben strutturato, la lettura coinvolgente e piacevole.
paola (27/09/2010) - Voto: 5/5
pur non avendo ancora finito il libro il mio voto è 5/5; amo gli scrittori nordici quali mankell, sjowall e wahloo, nesser, ecc... non tanto per la trama e l'intrigo giallo, quanto per l'analisi psicologica dei personaggi, dai più importanti ai secondari e questo è all'altezza anche se noto che più ci si sposta verso il polo, e più le atmosfere sono cupe e tristi; saranno i lunghi e bui inverni? comunque...bello, bello, bello.
GIORGIO (11/05/2010) - Voto: 5/5
Splendido anche questo ! Trovo assolutamente poco comune che un autore si mantenga su livelli così elevati in tre romanzi consecutivi (o perlomeno come ci sono arrivati da Guanda); se "Sotto la città" era un esordio col botto, se "La signora in verde" raggiungeva i vertici con un plot molto emotivo, anche questo "La voce" non è da meno, sia per l'originalità della trama sia per la novità di un'ambientazione in un microcosmo particolare (l'albergo) dove addirittura Erlendur va a risiedere . La tristezza diffusa di ambienti e personaggi, la malinconia, come pure l'insistenza sulle vicende personali del protagonista sono "un marchio di fabbrica" dell'autore (e sono un grande "plus")e non penso che verranno a mancare nelle altre opere, anzi spero proprio non manchino. Chi non apprezza queste caratteristiche non può dire che l'autore sta perdendo colpi; con tutto il rispetto (anche perchè Larsson non mi è affatto dispiaciuto)ma tra questa "trilogia" e quella di Millennium c'è tutto un altro spessore !
Giuseppe Pagani (23/04/2010) - Voto: 5/5
Un magnifico romanzo, che definirei in linea con "La signora in verde", e, comunque, caratteristico delle atmosfere di Indridason, fortemente caratterizzate dal clima rigidissimo degli inverni islandesi... Le trame psicologiche avvincenti, attraverso le quali i personaggi ci vengono narrati, si dipanano su uno sfondo di rara desolazione... La desolazione del clima e del paesaggio, si riflette in una sorta di cupa incapacità di comprendere e comunicare; incapacità che accomuna vittime e carnefici, al pari del personaggio chiave, l'Ispettore Erlendur