Confessioni di una squartatrice

Bianca (12/11/2014) - Voto: 5/5
Dissento completamente dalla recensione di Spaggio. Bellissimo romanzo, formidabile l'umanizzazione dell'ispettore Barbarotti calato nelle sofferenze comuni. Credo sia il piu' bel romanzo di Nesser.
spaggio (11/09/2014) - Voto: 2/5
Dopo aver apprezzato Nesser tramite tutti i romanzi del commissario Van Veeteren devo purtroppo confessare la delusione provata per questo Gunnar Barbarotti, improbabile nel nome quanto nel suo essere quotidiano, almeno in questa storia: dialoghi con Dio? Visioni? Pentotal? E in base a cosa ha ipotizzato la conclusione della ricerca? Questo è un giallo? Barbarotti, a metà tra un ispettore di polizia e un diacono, è un personaggio mal riuscito, a mio avviso, e non capisco i giudizi al massimo dei voti che riceve questa storia che, si ben scritta, si che si fa approcciare e fino a un certo punto regge, ma, ahimè, per poi cadere fragorosamente nel finale. Peccato.
Vittorio Pisa (01/09/2014) - Voto: 5/5
Bellissimo! Perfetta coniugazione tra le vicende personali dell'ispettore Barbarotti e l'inchiesta di polizia. Prosa mai banale e grande ritmo. Notevole la caratterizzazione dei personaggi e la contestualizzazione della narrazione. Avvincente sino all fine. Il racconto procede su due binari paralleli e piani temporali diversi. Questa duplicazione della prospettiva consente a chi legge un maggior coinvolgimento ed una partecipazione maggiore allo sviluppo della trama poliziesca. Unico neo: il capovolgimento finale, un po' azzardato. Nel solco della più illustre tradizione del poliziesco svedese. Nesser non tradisce e si conferma il migliore. Lettura agile e piacevole. Uno dei migliori polizieschi mai letti. Consigliatissimo.
rosanna robbiano (31/08/2014) - Voto: 5/5
Che bravo che è Nesser. Ho letto tutti i titoli finora pubblicati in Italia, ne ricordo solo uno che mi aveva un po' delusa, "Il commissario e il silenzio". Questo ultimo lavoro, è eccellente. Una bella trama gialla, grandi pennellate dio umanità, la solita intelligente ironia che qua e là dà il giusto "condimento" a un piatto davvero ben preparato, se così si può dire. Un ottimo Nesser, libro da leggere.
paolo (31/07/2014) - Voto: 5/5
Romanzo che rappresenta bene l'incomunicabilita' tra gli esseri umani e che porta all'estremo le conseguenze di questo dato di fatto.Se la gente si parlasse,comunicasse tra loro invece di rimanere chiusi nella propria solitudine allora la vita sarebbe migliore,non ci sarebbe magari lo spazio x gesti folli e criminali.I personaggi del romanzo tra loro si parlano poco e vivono in solitudine e questo mette in atto un meccanismo di violenza che si rivela in un finale che veramente lascia esterefatti x la sua durezza.Noir dalle tinte nere-nere che mostra come da una incomprensione,da una paura,da un malinteso possa derivare sciagura che poi invoca l'intervento di altra sciagura come vendetta e modo di mettere a posto le cose.Personaggi umani con tutti i loro vizi e le pochissime virtu'.E' il 1° libro che leggo di questo autore ma sicuramente ne leggero'altri:il personaggio di Barbarotti somiglia a un Maigret nordico.Consigliatissimo x chi voglia passare il tempo leggendo qualcosa su cui poi riflettere e che nello stesso tempo incuriosisce il lettote x l'intreccio poliziesco che rimane di primo ordine.