Dicembre è un mese crudele

robo kop (24/11/2011) - Voto: 5/5
Non capisco perchè la maggioranza ha trovato noioso questo libro! A me è piaciuto enormemente :qui i personaggi sono tratteggiati con una cura e una sensibilità rara. E' infatti molto più di un semplice romanzo giallo, direi che è un "romanzo"e stop. I temi trattati sono importanti e intensi. Effettivamente le ragazzine sono alquanto precoci e disinibite ...ma forse in alcune realtà le possiamo effettivamente trovare così. Il personaggio della madre è struggentemente splendido come pure quello della vittima, quello dell'ottuso e passionale poliziotto e quello della perpetua innamorata!! Io ne ho rilette alcune parti tanto mi è piaciuto.
Maunakea (24/08/2011) - Voto: 3/5
Non riuscirò mai a capire come stravolere il titolo di un libro da Missing Joseph a questo nel tradurlo possa influeire sulle vendite del libro stesso. Misteri della fede. E' il sesto libro del ciclo dell'Inspector Lynley ed è del 1992. Non ho ancora letto i primi della serie, che proverò a leggere in seguito. La scrittrice mi piace abbastanza, non è un giallo nell'accezione convenzionale è più un romanzo con trama gialla, nel senso che c'e' tutto un dialogo e relazioni fra personaggi che esulano dagli avvenimenti del giallo, ergo, per chi desidera un giallo nel vero senso del termine non lo consiglierei. L'unica cosa stonata nella descrizione dei personaggi è il carattere della ragazza di 25 anni che spasima per avere un figlio... sarà che gli inglesi sono diversi e precoci rispetto agli italiani, ma la scrittrice ha messo parole e stati d'animo da quarantenne in una venticinquenne e non funziona, non ha senso, non suona "verosimile", detto questo molte cose si capiscono ben prima della fine ma non è solo scoprire all'ultimo chi è il colpevole a determinare un buon giallo. Sull'età delle ragazzine invece mi pare molto veritiero (negarlo vuol dire crede che il mondo si sia fermato a quando eravamo giovani noi..ed essere poco al corrente del mondo odierno) conoscere il sesso a 13 anni è plausibilissimo oggi.
Nadia (06/04/2011) - Voto: 4/5
Non l'ho ancora terminato pero' non mi spiace. Sul fatto che sia un po' prolissa nelle descrizioni, è a parer mio, è una caratteristica della scrittrice, a volte i passaggi sono un po' noiosi. Pero' le locazioni sono sempre affascinati, le campagne inglesi sono descritte bene, i personaggi anche, le trame "gialle" interessanti: Unico neo di questo romanzo: avrei alzato un po' di piu' l'età delle ragazzine, troppo giovani (13 anni) per fare discorsi sul sesso e per farlo(magari è la realtà di oggi pero' non mi è piaciuto leggerlo), per spiare i genitori che lo fanno, per cercare di rimanere incinte, o scappare di casa. E' vero che i rapporti tra genitori e figli a volte sono molto complicati, specie se c'è un solo genitore a crescere il pargolo, ma qui mi è sembrato un tantino esagerato per una tredicenne.
franca (06/03/2011) - Voto: 2/5
Attendevo con ansia un nuovo romanzo della George, ma sono stata ampiamente delusa. Ogni tanto leggevo la copertina per rendermi conto che la scrittrice (che adoro ed ho tutti i suoi romanzi) fosse la stessa. Prolisso fino all'esasperazione, pagine e pagine di descrizioni inutili, dialoghi lunghi e pedanti e spesso troppo cerebrali, oltretutto poco credibili in un contesto di vita normale. Personaggi accettabili solo perché si trovano nella trama di un romanzo, fra l'altro fuori dal contesto in quanto risultano estranei alla trama stessa. In tutti i romanzi della George spicca sempre la rivalità ed i dialoghi piuttosto volgari fra madre e figlia, e non solo i loro. Ho fatto fatica a finirlo e ammetto di aver saltato anche delle pagine. Lynley e Barbara appaiono solo marginalmente, e Deborah è servita solo ad allungare il brodo già sciapo. Così come Helen. Oltretutto il romanzo è stato scritto precedentemente all'ultimo, La signora in rosso, ed è strano trovarvi ancora Tommy e Helen appena fidanzati. Insomma, dopo 500 pagine di faticosa lettura, il giallo si svela solo nelle ultime 50. Ultimamente apprezzo molto di più i romanzi della Link.
simona (23/07/2010) - Voto: 4/5
Considero questo libro molto toccante e delicato per gli argomenti che tratta (adozione, impossibilità ad avere un figlio, rapimento di minori, malattie terminali...)argomenti che forse mai come ai giorni nostri sono particolarmente sentiti. La narrazione però è molto lenta e a volte un pò noiosa, anche se nel complesso lo reputo un libro di gran classe.