Quello che non uccide. Millennium. Vol. 4

lana (20/09/2018) - Voto: 4/5
David Lagercrantz raccoglie la pesante eredità lasciata da Stieg Larsson e confeziona un thriller di buona fattura. L'autore ci ricatapulta nelle vite di Mikael Blomkvist e Lisbeth Salander. Mikael si trova in un momento di crisi, Lisbeth conduce la sua "solita" vita, un nuovo caso solletica l'interesse di entrambi e li rimette in contatto: la vicenda dello scienziato Frans Balder e di suo figlio August. I primi capitoli del libro procedono in modo fiacco e poco accattivante, come procede fiaccamente la vita dell'ormai stanco e svuotato Mikael. Poi, alla comparsa di Lisbeth, tutto si fa più frizzante e il lettore comincia a sentirsi sempre più coinvolto. Personalmente non ho trovato la storia indiscutibilmente originale, non ho ritrovato le emozioni che accompagnarono la mia vorace lettura dei primi tre libri, però non mi sento di condannare totalmente l'ambiziosa opera di Lagercrantz. La lettura è scorrevole, lo stile ricorda quello di Larsson, le atmosfere sono ben ricreate, però c'é qualcosa che non funziona. La passione per i due protagonisti è sempre forte, per chi come me li ha amati tanto, amati forse troppo.. Troppo per vederli rivivere ancora e realizzare che non avranno mai più i colori vividi e l'intensità di un tempo, nemmeno grazie alla penna di un abile scrittore.
Laura (27/08/2018) - Voto: 3/5
Riuscire a scrivere la continuazione di una saga di successo, senza far rimpiangere Larsson, non era cosa semplice, anche se Lisbeth Salander è un personaggio che vive di luce propria. Inizio lentissimo, fino a circa metà, i fatti sembrano scollegati l’uno all’altro; i tanti personaggi non si sa bene come entrino nell’intreccio; sia Lisbeth che Mikael Blomkvist sono piuttosto appannati. Poi il romanzo ingrana, la suspense diventa palpabile e le ultime duecento pagine sono scorrevoli e appassionanti. Facendo la media tra l’inizio e la fine, la scommessa di resuscitare la storia di Millenuim pare riuscita a metà.
Giamba (16/05/2017) - Voto: 4/5
Il compito di proseguire la serie Millenium non era certamente semplice, ma il compito è stato eseguito in maniera assolutamente soddisfacente. La storia incentrata sullo spionaggio informatico è abbastanza appassionante, manca però di quel patos ed adrenalina dei primi tre romanzi della serie
Luca (16/04/2017) - Voto: 5/5
Ho letto molte recensioni negative che questo libro non merita affatto. Non è Stieg Larsson, ma è ben scritto, la trama è avvincente e credibile, e i personaggi si riconoscono appieno nelle loro caratteristiche. Ottimo lavoro
Massimo F. (20/09/2016) - Voto: 3/5
L'inizio del romanzo è un mezzo disastro: confuso, noioso e dispersivo. Poi, però, la storia decolla, complice anche il protagonismo di personaggi ormai familiari (e in un certo senso "cult") che "l'erede" di Stieg Larsson riesce a riprendere piuttosto bene. Comunque il limone mi pare ben spremuto e sarebbe ora di chiudere qui la pur ottima saga Millennium.