Il cacciatore celeste

Filippo (22/09/2017) - Voto: 3/5
Libro ben scritto ma sfortunatamente tradisce lo scopo ed il tema indicato nel titolo. Infatti sulla genesi della comparsa della caccia nella storia dell'Uomo sono dedicate al massimo 50 pagine le restanti sono un esercizio di erudizione sulla mitologia. Per questo non do il massimo dei voti
arcadio (11/09/2016) - Voto: 2/5
Dei libri di Calasso, che sempre letto con entusiasmo, questo mi è sembrato il più debole. L'autore riprende la tesi, già esposta in "Ardore", del "momento fatale" nella storia dell'homo sapiens, il momento cioè in cui l'uomo da preda diventa predatore, qui però infarcisce il volume di excursus filosofici di cui si fatica a cogliere il senso e la congruenza con l'assunto iniziale. Fermo restando la sconfinata erudizione e l'enorme capacità di affabulazione dell'autore, il volume risulta una lettura estremamente faticosa e tutto sommato poco convincente.
giorgio g (15/06/2016) - Voto: 5/5
Ho scelto questo libro in quanto avevo visto la presentazione fattane dall'Autore nel corso di una trasmissione televisiva. Devo confessare che non è stata una lettura facile, principalmente per la sterminata cultura di Roberto Calasso per il quale, a differenza di chi legge, è facile passare dalla mitologia greca a quella egizia, a quella del Giappone, ai Vega dell'India. In una carrellata senza fine si percorre in sua compagnia una cavalcata tra molti dei miti greci più noti: Orione e la caccia, Cefalo e Procri, Giasone e gli Argonauti, Meleagro e Atalanta, gli amori di Zeus ed Alcmena, Ovidio e le Metamorfosi, Platone e le Leggi, Aristofane e la notte degli ermocopidi, Plotino e gli gnostici, Hugo von Hofmannsthal e le statue, Erodoto e gli Dei dell'Egitto, gli dèi e il mito presso i Greci, i Misteri Eleusini con accenni alla paleoantropologia con gli uomini che si contendono il cibo con le iene. Una lettura che lascia meravigliati per la fantasia dei Greci di oltre duemila anni fa e che comunque non deve mancare a chi si ritiene di essere un uomo di cultura.