Fahrenheit 451

Lucio (01/04/2016) - Voto: 4/5
Profetico, ispirato. Sicuramente da leggere. Ben scritto, si alternano brani di grande bellezza e poesia ad altri di più farraginosa esposizione, meno riusciti.
paolo (15/12/2015) - Voto: 5/5
Amara riflessione sul mondo dominato dalle tecnologie a disposizione di un governo totalitario.Ecco allora che la cultura umanistica del passato serve x farsi delle idee ed opinioni proprie non condizionate ed asservite al potere dominante.Che Bradbury avesse preconizzato nel 1951 un simile disastro x l'umanita'e' veramente profetico e visionario.Anche in Italia abbiamo la TV di stato asservita ai partiti di turno o la TV commerciale legata mani e piedi al berlusconismo.Libro da leggere ed imparare a memoria x trasmetterlo ai posteri x un eventuale futuro(purtroppo molto presente)come quello descritto da Bradbury.
Giulia (27/11/2015) - Voto: 4/5
Libro bellissimo, storia fantastica però secondo me ha una pecca enorme, finisce troppo presto! Avrei apprezzato molto 100/200 pagine in più per approfondire il mondo distopico di Bradbury!
Simone (10/09/2015) - Voto: 2/5
Mi dispiace ma questo romanzo non mi è proprio piaciuto. L'idea di fondo è strepitosa ma a parer mio non è sviluppata molto bene e ci si annoia molto come nei dialoghi: pesanti e qualche volta poco comprensibili. Secondo me quando si parla di Fahrenheit 451 si grida al capolavoro non tanto per il romanzo ma più che altro per la tematica che porta avanti. Leggerò comunque altro di Bradbury... non demordo.
KidChino (02/05/2015) - Voto: 5/5
Quasi casualmente nella libreria della mia ragazza la copertina di questo libro mi è saltata subito agli occhi. E sono stato davvero fortunato! In una società distorta da un'idea umana al limite dell'incredibile c'è qualcuno che ancora lotta. È questo il caso di Montag che da vittima del sistema ne diventa suo malgrado carnefice. Un proibizionismo portato all'esasperazione dalla paura dell'uomo verso forme di cultura e di intelletto superiori a lui guida il lettore in una storia avvolgente e molto ben congegnata. Accostato ad un altro caposaldo della letteratura come 1984 di Orwell, Bradbury riesce a far vivere nell'ideale dell'uomo una paura quasi sconfinata da ciò che può essere diverso dall''ideale comune della società in cui ci si trova. Mettere al rogo un bene prezioso come può essere un libro (in questo contesto ogni libro) è soltanto la (e qui mi ripeto) paura che ha la società di qualcosa di diverso a ciò che si vuole inculcare nella mente di ogni individuo. Ed il finale non poteva essere più azzeccato...