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Un giorno perfetto per uccidere. Un'indagine del commissario Sensi e del dottor Claps
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Franca
(18/07/2015) -
Voto: 4/5
Da tanto non leggevo un "giallo" giallo mi ero fissata con li libri scritti dai nordici ma ecco un autore italiano che scrive bene in modo scorrevole ma non banale e che lascia il lettore dalle prime pagine alle ultime con la voglia di procedere nella lettura!!!!
Daniele
(06/06/2015) -
Voto: 5/5
Bellissimo! Non capisco davvero come si possa inserire una recensione come quella poco sotto, dove si scrive addirittura che i veri scrittori di thriller debbano ritenersi offesi da un thriller come questo. Beh, è tutto il contrario. Molti "grandi" scrittori, che ormai si perdono in un trame e dinamiche talmente contorte e per nulla realistiche che portano solo noia e confusione, dovrebbero imparare da un thriller come questo. Ritmo serrato, suspence, trama che rimane sempre "sul pezzo" e coerente con se stessa. Storia per nulla banale. Come scrittura devo affermare che è uno dei pochi scrittori italiani che non si perde in inutili ghirigori linguistici. Scrittura diretta e creatrice di suspence. Come deve essere. Personalmente credo sia proprio così che debba essere scritto un thriller. Termino come ho iniziato: Bellissimo!
Fabio
(08/04/2015) -
Voto: 4/5
Direi che è un buon romanzo. Come al solito per questo autore non mancano certo l'intreccio,l'analisi psicologica i colpi di scena e l'incisiva descrizione dei luoghi diversi in cui si sviluppa la storia. Non facile anche per un lettore attento ,capire come andrà a finire,se non quando il sipario sta ormai per calare.
Maria Giovanna
(01/03/2015) -
Voto: 5/5
Bellissimo, scorrevole, letto in soli due giorni. Lo consiglio.
gianni
(10/12/2014) -
Voto: 1/5
Dire che questo libro è brutto è fargli un complimento. Se ci fosse un festival della banalità vincerebbe il primo premio: l'autore si è guardato un po' di telegiornali, si è scelto il caso di Yara e su quello ci ha costruito, con ben poca fantasia, una storia intorno. Con tanto di extracomunitari e una serie di stereotipi sociali che l'unica cosa che riescono a fare è innervosire il lettore facendolo sentire preso in giro fin dalla prima pagina. Per fortuna ci ha risparmiato il maggiordomo come assassino, ma ci ha messo l'orco. I veri autori di thriller dovrebbero ritenersi offesi. Libri come questo sviliscono l'operato di chi i thriller li sa scrivere davvero. Delusione totale.
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