Pastorale americana

roby (11/04/2023) - Voto: 5/5
Un libro che sfiora la perfezione, un capolavoro di stile e costruzione: uno dei più grandi libri che ci ha lasciato il XX secolo. Pastorale americana è una delle prove di quanto irrilevante sia il Nobel per la letteratura, il suo autore non è stato premiato in omaggio al politicamente corretto. Leggete Roth, è stato uno dei più grandi, e abbandonate all'irrilevanza Jean-Marie G. Le Clézio o Dario Fo.
anomys (27/01/2023) - Voto: 5/5
La vita di Seymour Levov è perfetta. Lo “Svedese”, come era chiamato a scuola dove era quasi una celebrità, ereda la fabbrica di guanti da suo padre, sposa Miss New Jersey, nasce la sua adorata figlia Merry e così si crea la sua famiglia felice. Eppure la sua pastorale americana esplode insieme alla bomba che sua figlia piazza nello spaccio della sua città uccidendo una persona. Merry non è più la sua dolce bambina, è diventata un’adolescente rabbiosa, balbuziente e obesa, si infervora contro la crudeltà della guerra in Vietnam e contro la sua famiglia borghese, contro i suoi genitori che continuano a vivere la loro vita privilegiata e felice mentre gente innocente sta morendo. Per tutto il libro lo Svedese si interroga sul perché sua figlia sia diventata una terrorista, un mostro, un’assassina, ricercata in quel paese che aveva accolto e integrato i suoi avi, lei che era l’ultima discendente di due generazioni che in America erano arrivate in cerca del sogno americano e dove si erano trionfalmente radicate in tutti i modi possibili. Alla fine lo Svedese capisce che non c’è un perché. Per quante domande ci possiamo fare, non esiste una risposta ai nostri interrogativi, la vita scorre e non c’è un senso. Non possiamo pretendere di capire tutto. Alla fine dei conti, non sarebbe meglio “dimenticare di aver ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita”? La scrittura di Roth non è molto semplice, tanti flussi di coscienza e digressioni che in un primo momento possono rallentare la lettura, ma una volta presa confidenza è difficile da lasciare. “Pastorale americana” non è un libro facile, ammetto che qualche pezzo mi ha fatto così impressione da dover chiudere il libro e staccare un po’ dalla storia. Roth ha scritto una dichiarazione di amore e odio per l’America. Un’America che può farti vivere un sogno, ma che al contempo è folle e pazza e crudele e assassina.
Bookworm (18/12/2022) - Voto: 2/5
A me personalmente ha dato fastidio il fatto che tutto il libro è solo una "supposizione" da parte del narratore di com'è stata la vita dello Svedese, che quindi forza la sua visione del mondo e le sue incertezze su un personaggio che, per quanto ne sappiamo, potrebbe essere stato abbastanza ingenuo e non essersi reso conto della vacuità del sogno americano.
Niki (26/09/2022) - Voto: 5/5
Un libro potente sul crollo delle illusioni e la fine del "sogno americano", sulla difficoltà di affermare se stessi al di là delle definizioni e delle aspettative sociali e sulla incapacità delle generazioni di capirsi e talvolta capire il mondo che cambia. Il miglior Roth in splendida forma.
Chiara (23/07/2022) - Voto: 3/5
Pesantissimo, ripetitivo, denso, ossessivo, prolisso... Pochi avvenimenti, di cui uno il fulcro della storia che al centro di questo flusso di coscienza che si muove ininterrottamente tra passati più vicini e lontani. L'ho letto con fatica e con mille interruzioni e l'ho detestato. Eppure... vi tocca dentro e vi fa piangere. Leggetelo solo se siete in vena. Non do più di tre stelle perché mi ha sucitato emozioni troppo sgradevoli. Ma in diversi punti brilla come un diamante.