The Game

Daniela (28/02/2021) - Voto: 5/5
Non ho ancora letto altri libri di Baricco, ma questo mi è piaciuto moltissimo. Offre diversi spunti di riflessione davvero interessanti. Consigliato.
Civich91 (22/12/2020) - Voto: 2/5
Qui Baricco si cimenta in un saggio sui moderni strumenti informatici, e su come loro ci hanno cambiato. O meglio, come noi abbiamo modificato loro in modo da avere strumenti più adatti alle nostre esigenza. Alcune chiavi di lettura sono interessanti, altre meno. In generale ho trovato il saggio in questione ripetitivo, prolisso, e della genialità dell'autore di Novecento e Oceano mare non c'è traccia.
Marco Gautero (29/11/2020) - Voto: 5/5
Uno degli ultimi intellettuali italiani ci fornisce un quadro storico e antropologico fondamentale per capire la nostra epoca. Compie questo viaggio con una leggerezza e ironia stupefacenti. Da leggere assolutamente!
garpi (09/11/2020) - Voto: 3/5
Appena finito. Questo è il terzo libro che leggo di Baricco, autore che ho conosciuto solo quest’anno per un casuale incontro a casa di un amico con una persona che aveva portato in omaggio all’amico un suo libro. L’argomento del libro è la teoria del “Game” dalla nascita alla evoluzione del mondo internet – digitale – smartphone – etc. – in cui oggi viviamo immersi ed è impossibile commentare il libro senza entrare, almeno superficialmente, nel merito di questa teoria elaborata da Baricco. La lettura è nel complesso interessante ma non sempre scorrevole perché molti concetti sono ripetuti più e più volte; il racconto segue un filo logico che si dipana in un’arco temporale che va dagli anni ’70 fino ai nostri giorni. Naturalmente si può abbracciare la teoria o rifiutarla ma, a mio avviso, offre un quadro generale comprensibile e coerente all’interno del quale alcuni elementi si possono estrapolare e condividere. Credo, però, che l’autore abbia ignorato, volutamente o meno, l’aspetto del funzionamento della nostra mente e dell’arco temporale in cui si è sviluppata, centinai di migliaia di anni. E’ quindi affascinante pensare che il Game sia il risultato di una sorta di rivoluzione culturale per distruggere il Novecento con il suo carico di distruzione ma credo che la rapidità di questa rivoluzione, ammesso che sia nata consapevolmente per questo motivo, non sia compatibile con il funzionamento della parte primordiale del nostro cervello, quella deputata alla sopravvivenza, che influenza notevolmente molti dei nostri comportamenti e le nostre decisioni. Senza dubbio gli strumenti creati hanno valore immenso, e sono indiscutibilmente efficaci, ma proprio per queste caratteristiche è anche possibile che poi siano funzionali a risultati decisamente diversi da quelli eventualmente ipotizzati in origine.
guest (01/11/2020) - Voto: 1/5
Ho letto il libro “The Game” di Alessandro Baricco, e l’ho trovato altamente superficiale e deludente. Peccato, perché avrebbe potuto rappresentare un luogo d’incontro tra cultura umanistica e cultura scientifica. Si parla di tecnologia, che per definizione é il terreno delle scienze applicate, e si parla dell’impatto che la tecnologia ha avuto negli ultimi anni, sia negli stili di vita che nei comportamenti individuali, e nelle dinamiche sociali e culturali. Per tutto il libro si percepisce una sorta di risentimento, nei confronti degli strumenti tecnologici di massa, perché costituiscono dei mezzi che permettono ai singoli cittadini di essere, oltre che fruitori, anche produttori di contenuti. Per la prima volta, le élite novecentesche sono minacciate dai “nuovi barbari” che osano entrare nel territorio della produzione artistica, culturale e scientifica, al di fuori dei canali consolidati della preparazione accademica, dello studio approfondito, della ricerca individuale, del consenso e della cooptazione di mentori e maestri. Sono strumenti potenti, questi mezzi tecnologici, che permettono a chiunque di esprimere opinioni, produrre contenuti e vivere di post-esperienza, anziché di una presunta esperienza, vera, autentica, sudata e reale. Chiunque puó scrivere contenuti, e proporre chiacchiere da bar dello sport, o da cena tra amici, come veritá universali da contrapporre al parere di illustri scienziati e autorevoli letterati. Ma Baricco, cosa fa ? Per capire qualcosa del mondo delle tecnologie, invita a cena due amici informatici e si fa spiegare un po’ questa storia della “rivoluzione informatica”. Nel tempo di una cena, annota tutto distrattamente e poi decide che ha capito le basi, costruisce quindi una mappa con l’individuazione di “reperti archeologici”. Sbaglia tutto Baricco. Intanto, sbaglia il metodo. Se parti da chiacchiere da bar dello sport, produci un libro da bar dello sport. E poi sbaglia il contenuto, al di lá della forma anche la sostanza.