Terre selvagge (VINTAGE)

Laura P (14/12/2017) - Voto: 4/5
Libro bellissimo. Ho letto per la rima volta Vassalli quando ero giovane, La chimera e tanti altri. Questo é bello come gli altri. Pieno di storia e di storie, intriso allo stesso tempo di realtà ma allo stesso un bel romanzo. Bellissimo. lo consiglio vivamente anche perché ripercorre un pezzo di storia antica importante, e credo, poco conosciuta.
AdrianaT. (23/07/2016) - Voto: 2/5
Mi aspettavo più 'cimbritudine' e meno 'romanitudine'. In fin dei conti dei Romani si sa anche quanti peli avevano sul petto e dei Cimbri praticamente nulla. Era una buona occasione per approfondire, soprattutto da Asiago in poi, pazienza. Qualche nozione interessante, ma tutto sommato una narrazione un po' frammentata, se non caotica. Non imperdibile.
Claudio (14/07/2016) - Voto: 4/5
In una zona ancora sconosciuta, ma che Vassalli colloca fra Vercelli e Novara, nel 101 a.C. si svolse una grande battaglia che salvò Roma dai Cimbri. Questi erano un popolo germanico proveniente dal nord Europa che per anni aveva combattuto e vinto un po' dappertutto, finché fu sconfitto dalle legioni di Mario. Vassalli unisce qualche spunto storico a personaggi e eventi romanzati.
sandro landonio (07/07/2016) - Voto: 3/5
Stimo Vassalli per la meticolosa ricerca storica che pone come sfondo alla sua narrativa. Ammiro la sua capacità di far immergere il lettore fin dalle prime righe nella vicenda narrata, ma non ho trovato un valore letterario sufficiente in Terre Selvagge a dare il massimo dei voti. Meno guerresche, ma le vicende della Chimera mi hanno intrigato di più.
landonio sandro (29/06/2016) - Voto: 3/5
Se a qualcuno capiterà di leggere il libro subito dopo aver visitato il Museo Leone non potrà non notare come i Campi Raudii descritti nel libro non fossero poi così brulli e incolti, visto che i notabili locali mettevano pietre di confine con iscrizioni in due lingue (latino e celta), doveva esserci un certo livello di coltivazioni dei campi. Da qui a giudicare in parte l'opera più come letteratura che come divulgazione storica il passo, personalmente, é stato breve. E come tale il risultato non é esaltante, ammiro la capacità coinvolgente della scrittura di Vassalli e stimo il lavoro di preparazione svolto, ma anche per me "La chimera" era di un livello superiore.