Il bordo vertiginoso delle cose

(22/11/2018) - Voto: 5/5
Bel libro che mi ha fatto apprezzare uno scrittore che non conoscevo. Ne leggerò altri di Carofiglio
Roberto (25/11/2016) - Voto: 5/5
Di Carofiglio credo di aver letto quasi tutto. Questo libro, però, era rimasto inspiegabilmente fuori dalla porta. Ora, ho corretto questa mancanza. Sono sempre stato affascinato (e un po’ invidioso, vorrei saperlo fare come lui) dal modo di scrivere di Carofiglio: in questo libro, forse, vi è ancora un qualcosa in più. Bellissima l’idea del narratore in 1.a e 2.a persona singolare, grande maestria nel tratteggio dei personaggi, bello l’incontro con il professore- pensionato – pescatore di cefali, così come belli sono i tanti altri momenti descritti. Certamente un libro che, a differenza di tanti altri, saprò ricordare nel tempo.
federica (08/02/2016) - Voto: 4/5
Carofiglio con il passare degli anni è diventato uno scrittore imprescindibile per la nostra narrativa contemporanea. In questo romanzo riesce a parlare degli anni del terrorismo tenendosene allo stesso tempo a distanza, cosa difficilissima che poteva riuscire a pochi scrittori. Rimango comunque dell'idea che, anche se Carofiglio non perde occasione di negarlo, nei suoi romanzi le "tracce" autobiografiche siano tante e nemmeno troppo celate. Comunque bel libro, da leggere.
pierxx84 (25/08/2015) - Voto: 4/5
Un libro semplicemente intimo che ti entra dentro e ti fa immedesimare nei personaggi. Bella scelta stilistica della narrazione "mixata" (I°, II° e 3° persona). Lettura assolutamente piacevole.
cristina (04/01/2015) - Voto: 4/5
Carofiglio, quando non scrive dell'avvocato Guerrieri, diventa forse più intimista e probabilmente si lascia andare con nostalgia a raccontare sempre la stessa storia: la giovinezza passata che non torna più - se non nei ricordi (e quanta parte hanno i ricordi nella psicologia dei suoi personaggi) - i suoi rimpianti, le scelte fatte e quelle abdicate. Anche in questo romanzo, il lettore deve totalmente affidarsi all'autore: seguire docilmente le vie traverse compiute dal protagonista, accettare che faccia tutti gli incontri casuali che fa, assecondare i suoi vagabondaggi mentali e geografici, sorridere a volte di qualche estremismo o banalità. La prosa di Carofiglio, pur essendo molto semplice, a volte veramente al limite dell'elementarità, è molto fluida e scorrevole, e la lettura procede spedita. Bello il titolo. Belle le digressioni filosofiche dei personaggi (sebbene possano sembrare dei riempitivi della trama). Bella la sensazione finale che lascia nell'animo: una sorta di pacificazione, quella di chi ha rivisitato i propri fallimenti passati ed riuscito a perdonarli, almeno in parte, forse.