L' ultima regina

manna (24/08/2011) - Voto: 4/5
Amo alla follia i romanzi storici ma questo ad essere sinceri mi ha un po delusa. Si tratteggia una Giovanna alquanto piatta, che pare non avvicinarsi per niente a quella realmente vissuta; dov'e' la donna dal temperamento esplosivo? La donna morbosamente e ossessivamente gelosa dell' infedelissimo marito? La donna piu' che mai anticonformista nel suo atteggiamento verso la chiesa? Per non parlare dell'idea balzana dell'autrice di fare di Giovanna l'assassina di Filippo!! SANTO CIELO, QUESTO NOOO!! Comunque non mi sento di sconsigliarne la lettura perche' per altri versi l'ho apprezzata, magari pero' integrandola con una biografia piu seria.
PAOLA (12/10/2010) - Voto: 4/5
Molto molto bello. Ho letto altri libri su Giovanna di Castiglia, e devo dire che il pregio di questo volume e' che si legge come un romanzo, la figura e la personalita' di Giovanna sono delineate in maniere SUBLIME, si soffre, si gioisce, ci si arrabbia e si piange con lei.... Lo consiglio a tutti quelli che come me amano il romanzo storico ed in particolare la figura di questa donna cosi forte e passionale in tutto quello che fa! COMPLIMENTI ANCHE ALLA TRADUTTRICE!!!
valentina (11/05/2010) - Voto: 5/5
bellissimo libro questo scritto da Gortner. periodo storico stupendo, Giovanna è una donna molto forte e determinata costretta però a grandi sofferenze. bellissimo!!!!!!
Ylenia (26/04/2010) - Voto: 5/5
Una donna straordinaria, Giovanna di Castiglia; la incontriamo ragazzina mentre entra a Granada, dove i suoi genitori, le loro maestà cattoliche di Spagna, hanno appena sgominato i mori. La vediamo partire per le Fiandre, dove andrà in sposa al bellissimo erede della casata degli Asburgo, Filippo, che amerà di un amore profondissimo. La vediamo diventare madre e dare alla luce colui che un giorno diventerà in Europa l'imperatore più importante di tutti i tempi: Carlo V. Sembra una vita meravigliosa: figlia amata, sposa felice, madre orgogliosa. Tutto questo dura appena un attimo, perchè le ambizioni degli uomini della sua vita, quelli che più ha amato in assoluto, la spingeranno verso un triste destino. Tradiranno la sua fiducia e il suo amore, cercheranno di impossessarsi di una corona che le spetta per diritto di nascita e che sicuramente avrebbe onorato. La tacciano di pazzia e la rinchiudono in un palazzo che diventerà la sua prigione per il resto della vita, senza però che questa donna coraggiosa si perda d'animo e ceda ai loro giochi. Giovanna avrebbe potuto vivere libera rinunciando alla corona e al regno; si è invece immolata per il bene di suo figlio, regalondogli il più grande impero che il mondo abbia conosciuto.
valeria (23/03/2010) - Voto: 5/5
Premetto che sono la traduttrice di questo libro; siccome sto completando la traduzione di un secondo testo dello stesso autore, sono venuta a dare un'occhiata qui per vedere come fosse stato accolto dai lettori italiani, e naturalmente mi sono sentita lusingata dai commenti positivi, soprattutto - inutile dirlo - da quello dove viene citato il mio nome. Ringrazio di cuore la lettrice per essersi ricordata di me, e comunque non ho mai dubitato che in Italia ci siano tanti lettori attenti. Tornando al libro, anche a me la storia di Giovanna la Pazza raccontata da Gortner è piaciuta molto. Il suo personaggio mi aveva incuriosita sin dai tempi del liceo, solo che i miei libri di testo scolastici ne parlavano di sfuggita, se non ricordo male, come una semplice pedina nel grande gioco di alleanze tra le monarchie dell'Epoca. Gortner invece riesce a restituircela in tutta la sua umanità, raccontandocene nei dettagli anche la vita privata. Secondo un lettore che dice di non aver apprezzato il libro, pur definendolo "gradevolissimo" (???), i personaggi di Gortner sarebbero solo abbozzati, mere figure superficiali. Io credo invece che con poche pennellate lui sappia dipingerli a tutto tondo, senza dilungarsi in dettagli superflui e soprattutto senza perdere di vista l'intero disegno dell'arazzo storico. Insomma, a mio parere il merito principale dell'autore è che riesce a far appassionare il lettore alla Storia, quella vera e realmente accaduta, intrattenendolo con una scrittura da romanzo. Quanto di più lontano da un Harmony, direi.... Un'altra cosa che mi infastidisce è la definizione "libro da ombrellone". Ma se uno ama leggere in spiaggia, che male c'è? Io ad esempio adoro leggere mentre prendo il sole, riesco a concentrarmi benissimo. Oppure perché disprezzare chi legge in metropolitana? Direi che qualsiasi posto va bene, purché si legga!