Il prigioniero della notte

Elena (18/11/2016) - Voto: 5/5
Una sola parola per definire questo libro: WOW! Ottima opera prima di questo scrittore italiano, che non ha niente da invidiare ai colleghi stranieri. Un thriller che ti prende per mano e pagina dopo pagina ti porta verso colpi di scena e ipotesi a cui non penseresti mai, il tutto con una prosa semplice ma coinvolgente. Ad un certo punto sospetti anche di chi avevi considerato insospettabile. Libri come questi sono dei veri thriller, capaci di tenerti incollato alle pagine fino a tarda notte pur di sapere come finisce. Spero che ci saranno altre opere di Inverni, merita davvero. Bravissimo.
cantarstorie (04/10/2016) - Voto: 4/5
Una lettura piacevole, avvincente, non banale. Non è uno dei "soliti" thriller, ha qualcosa che convince e sospinge, nell'attesa delle prossime opere. Bello.
Isa (05/09/2016) - Voto: 2/5
Ho abbandonato la lettura a pag. 164...per me una noia infinita!
Fabio (14/08/2016) - Voto: 5/5
Ottima opera prima di Inverni, con un thriller "all'americana", costituito da una trama avvincente dalla prima all'ultima pagina, usando i classici strumenti della suspance che, pur essendo conosciuti, non risultano scontati o stucchevoli. Interessante il continuo oscillare tra la prima e la terza persona, espeditente intelligente e fondamentale per condire il romanzo di quella prodonfa introspezione psicologica dei protagonisti che lo rende ancora più particolare. Qualche piccola pecca si trova nella costruzione dell'impianto investigativo, più sorretto da inspiegabili intuizioni che da rigorosi passaggi logici; neo, questo, che si riflette nel ritmo del romanzo che, pur essendo veloce, lo è, a tratti... troppo. Alcuni passaggi investigativi sono inspiegabili e la voglia di rendere il testo veloce lo porta a perdere di logicità... Alla fine si è corso leggermente troppo e la soluzione del caso è così sincopata da lasciare il senso di qualcosa di leggermente incompiuto. Interessanti i due protagonisti anche se perennemente vicini al baratro di diventare troppo "macchiette" e scontati stereotipi degli eroi maledetti. Ma, come prima opera, non la si può che promuovere a pieni voti. Consigliato a chi cerca un thriller italiano americano e sconsigliato a chi cerca ironia e leggerezza per passare qualche ora in compagnia di un giallo senza troppe pretese.
Davide (12/07/2016) - Voto: 2/5
Devo dissociarmi da chi ha recensito questo libro prima di me, in quanto non l'ho trovato particolarmente entusiasmante. La trama completamente è forzata, dove i personaggi arrivano alle loro conclusioni comportandosi in maniera del tutto irrazionale, come ad esempio le intuizioni di Lucas, oppure i vari inseguimenti o le fughe dall'ospedale. Sono rimasto con parecchi interrogativi che l'autore non è stato in grado di esaudire. Per quanto riguarda la scrittura invece, non ho niente da dire, il libro si riesce a leggere velocemente. Libro che mi ha lasciato indifferente. Voto 2/5