La sposa italiana

Meena (27/11/2019) - Voto: 5/5
L'autrice (sceneggiatrice, regista e produttrice), americana di nascita ma di origini italiane, in occasione del centenario dell'emigrazione del nonno negli USA ha scritto questo stupendo libro, basandosi sui racconti dei familiari, ricerche a Staten Island e altrove. E' un documento intenso sulle fatiche degli emigranti e mi fa pensare a coloro che arrivano sulle nostre coste. "Mangiaspaghetti" era il minimo epiteto e il più cortese. Una storia delicata, tuttavia colma di fatica, di perseveranza, di voglia di riuscire e soprattutto di Amore che pur a distanza di anni rimane vivo e palpitante. Ambientato agli inizi del '900, da un paesino del Bergamasco a New York: un ragazzo e una ragazza che si erano appena conosciuti, all'insaputa uno dell'altra, emigrano e si ritrovano a distanza di anni, di traversie e coronano il loro sogno di famiglia. La prima guerra mondiale e la promessa di ottenere la cittadinanza americana con l'arruolamento, segneranno la salute dell'uomo causa il gas iprite..... ma non il loro sentimento. Una storia di valori, di resistenza alle avversità, di sacrifici ma anche di gioia. Bellissime descrizioni dei paesaggi e di stati d'animo. Lo raccomando: non perdetevelo! I
Patrizia (05/11/2019) - Voto: 4/5
Con toccante semplicità l'autrice ci regala uno spaccato dei primi del '900 prendendo spunto dalla storia della sua famiglia e narrando le vicende di due giovani emigranti che partono per l'America pieni di speranze. Affascinanti le descrizioni di ambiente a partire dal paese di origine sulle Alpi sopra Bergamo, dal povero ma allegro quartiere di Little Italy a New York, fino alla parte, fortemente evocativa, delle stagioni liriche del grande Caruso al Metropolitan dove la protagonista trova lavoro e si afferma come sarta e costumista. Verso la conclusione la parte romanzata prende il sopravvento e la magia iniziale si affievolisce ma ho trovato molto ben delineata l'ambivalenza delle nuove generazioni, i figli degli emigranti di allora, divisi tra il loro essere americani di diritto e non più di adozione, e la condivisione di una nostalgia di cui i genitori hanno saputo trasmetterne così bene la delicata sofferenza.
Sabrina (05/11/2019) - Voto: 4/5
Veramente una bella scoperta quest'autrice. Un romanzo che si legge piacevolmente, uno scorcio del nostro passato di cui avremmo tanto bisogno di non dimenticare... o di ricordare.
lambert00 (24/09/2019) - Voto: 5/5
Ambientato per buona parte in America, il romanzo della Trigiani è molto più di una storia d'amore. Pregno di italianità, ha come punto di forza la cura del dettaglio che permette al lettore di figurarsi, grazie alle minuziose descrizioni, ogni singola scena. A ciò si accompagna una mirabile caratterizzazione dei diversi personaggi e delle loro inconfondibili voci, chiamate ad una necessaria quanto inequivocabile maturazione, man mano che si procede nella lettura. Ci sono romanzi che sanno emozionare e commuovere con delicatezza. Romanzi che sono porte aperte su epoche e vite passate. Romanzi velati di antico e malinconia. La sposa italiana è questo e molto di più. È un romanzo ricco di spunti di riflessione, un romanzo che insegna come non esista il caso e che anzi sia il destino a decidere luogo, tempo e opportunità; che bisogna sempre cercare il senso delle avversità e non accettarle passivamente perché le sofferenze servono a rafforzare le persone e non a definirle. Leggete questo romanzo, date spazio alla voce della Trigiani ed amatelo tanto. Consigliato.
marilu (19/09/2019) - Voto: 5/5
Una storia realmente accaduta in un'epoca dove le distanze, sebbene infinite, riunivano persone tanto vicine. Il mondo è piccolo se la forza di volontà supera ogni ostacolo e difficoltà. L'autrice, americana di nascita, ma con origini italiane racconta uno spaccato di inizio novecento nel quale ritrovano vita i propri nonni ... con infiniti colpi di scena.