Il seggio vacante

daphne (15/05/2019) - Voto: 5/5
Questo libro è stato scritto successivamente alla famosissima saga di Harry Potter, esso dimostra come la Rowling sia una eccellente scrittrice anche al di fuori del magico mondo del mago. Ho letto molte recensioni e mi sono resa conto che esistono due possibilità in relazione a questo libro: o lo si odia, o lo si ama. Personalmente l’ho apprezzato molto. Si tratta di un volume corale con una miriade di personaggi magistralmente costruiti. La Rowling indaga la mente di ogni personaggio a seguito della morte di un consigliere comunale. Si tratta di un libro che scava sotto la superficie di apparente tranquillità di una cittadina inglese, la quale nasconde invece un regno di ipocrisia (e anche diversi reati). Si tratta di un libro che sconsiglierei a dei bambini, il linguaggio infatti non è adatto ai più piccoli.
Francesca (20/09/2018) - Voto: 2/5
Grande delusione. Ho letto questo dopo aver letto tutti i libri di Harry Potter adoro i libri fantasy e mi aspettavo di meglio. Il libro e noioso e lento fino a metà sono stata indecisa se continuarlo o mollarlo ma alla fine l'ho finito.. dopo circa le prime 200 cambia completamente stile e si movimenta con stupri, si parla di aborti, e schifezze varie.. e mi sono chiesta se non fosse troppo visto che è indirizzato a un pubnlico di ragazzini..
AnFer (04/06/2018) - Voto: 4/5
Confesso che se l’autrice non fosse stata JKR, avrei mollato il libro. Le prime duecento pagine scorrono lentissime, fotografando le varie situazioni che alimentano la storia. Ci troviamo in un paesino della provincia inglese, in tempi attuali, e la vicenda inizia con la morte di un consigliere comunale. La moltitudine di nomi, famiglie, relazioni (parentali, scolastiche, sociali), storie personali, l’abbondanza di odi, rivalse, riscatti, invidie, limitatezza culturale, presunta superiorità sociale, bullismo giovanile, droga, prostituzione, necessitano di quasi un terzo del libro per essere esposte. Poi, finalmente, la narrazione diventa più energica. Assistiamo a un crescendo di piccoli colpi di scena e rivelazioni che mostrano il grado di marciume e bassezza di tutta la vicenda. Ne esce un quadro di una società molto fosco. I bei valori di amicizia, sostegno, solidarietà, amore filiale, quei valori dei quali la Rowling si era fatta paladina nelle sue precedenti opere, qui sono deliberatamente elusi. Inesistenti. Qui emerge, invece, una società malata di cancro, qui si racconta che tutto il male che c’è ha radici profonde, nel tempo, nelle storie dei nostri avi, nelle azioni subite un tempo. E questo, a sua volta, ha scatenato una generazione di giovani senza scopi, intenti solo a respirare, a odiare, a “fottere” gli adulti nei loro ruoli di genitori, educatori, psicologi, aiutanti. Giovani che non amano, che non sanno amare, esattamente come gli adulti che li hanno generati. Si potrebbe rilevare una certa mancanza di trama, cui sopperisce una scrittura magistrale. Ogni verbo, ogni aggettivo, ogni scena, ogni parola, diventano trama stessa, dovendo sopperire. E il linguaggio usato, che in altre occasioni ho letto essere troppo scurrile, non lo è affatto: è adeguato alla vicenda (gretta) e ai personaggi (di scarsa levatura morale). Per cui, grande tecnica di scrittura, grande genialità, grande potenza del finale, anche se manca una storia vera e propria. Brava JK.
Barbaccia77 (30/01/2018) - Voto: 5/5
Ho trovato questo romanzo di una raffinatezza unica. Storia ben congegnata con personaggi molto interessanti legati tra loro dall'insoddisfazione delle loro vite vissute in un ipotetica città perfetta che poi di perfetto non ha nulla....bellissimo e scritto magistralmente.
Cri98 (30/06/2016) - Voto: 5/5
Primo romanzo che la Rowling scrive al di fuori della saga di Harry Potter dando prova di una capacitá narrativa strabiliante e non vincolata a un genere letterario specifico (la trama infatti non ha nulla a che vedere con le vicende di Harry Potter). In quest'opera l'autrice descrive magistralmente le vicende di una piccola cittadina inglese,Pagford, sconvolta dall'improvvisa e tragica morte di Barry Fairbrother, consigliere locale impegnato attivamente nel sociale,la cui fine prematura scatenerà una vera e propria battaglia per occupare quel "seggio vacante" da lui lasciato vuoto.. Il romanzo, dallo stile diretto, cinico, tagliente e talvolta molto crudo, offre al lettore l'opportunità di riflettere su grandi temi sociali,molto spesso affrontati dalla società in modo ipocrita e falso,tanto per mantenere una facciata di altruismo. Una delle caratteristiche di questo libro, che può non essere stata gradita da alcuni, è il fatto di non essere,come invece era Harry Potter, ricco di azione,ma piuttosto di presentare con grande realismo quella che è la cruda realtà dei ceti più poveri ed emarginati.. Opera senz'altro tragica e drammatica sottolinea l'importanza della solidarietà come valore fondamentale di una buona società... Davvero consigliatissimo!!!