Il re giallo

Ubaldo (11/03/2019) - Voto: 5/5
Un classico della letteratura horror, al pari di Poe e Lovecraft. Racconti avvincenti, ovviamente scritti un secolo fa. Interessante lo spunto da cui hanno tratto True Detective. Consiglio agli appassionati di letteratura gotica classica.
Christian (08/03/2019) - Voto: 4/5
Questa raccolta di racconti prende il titolo da quelli migliori, i primi quattro, accomunati dalla misteriosa figura del Re Giallo e dalla tenebrosa città da cui proviene, Carcosa. Il Re Giallo è un essere leggendario, dal lacero manto giallo e dal viso conformato come una maschera - la Maschera Pallida -, che però pare sia il suo vero volto e non un travestimento. Molti imperatori si sono inchinati a lui, e la sua influenza malefica da eoni perdura nel mondo. Questi quattro racconti sono dei capolavori, che molto ricordano la narrativa di Lovecraft sull'orrore cosmico di terrori ignoti provenienti da un indefinito Altrove. Non a caso Lovecraft vi si è ispirato per ideare il Necronomicon. Infatti il Re Giallo è anche il titolo di un libro maledetto (anche in questo caso uno Pseudobiblia) che rende folle il lettore, tanto impressionante è il suo contenuto. L'autore ha gettato una maledizione sul mondo scrivendo questo libro: un'eccelsa composizione di arte allucinata, terribile nella magnificenza delle verità che racchiude. Le copie tradotte che iniziarono a circolare, visti gli effetti che causavano, vennero proibite e distrutte. La Chiesa aveva denunciato la stampa del volume e condannato l'autore. Si dice che quest'ultimo, terminata la sua mostruosa opera, si sia sparato. Ma è probabile che egli sia ancora vivo, poiché chi concepisce un testo simile non può che essere alla stregua di un demone. Dopo i quattro, e ribadisco eccelsi, racconti sul Re Giallo l'autore cambia registro. Dall'orrore inizia a sfumare nel fantastico (sempre tendente al cupo) fino a alleggerire i toni con storie realistiche sulla vita di giovani bohèmiens, toccando i temi che contraddistinguono il loro stile e mettendoli a confronto con la purezza e la morigeratezza del forestiero di turno che vi si imbatte. Chambers ha uno stile fluido e elegante che cattura. Anche i racconti dalle tematiche meno magnetiche risultano comunque godibili. Certo, se l'intero volume fosse incentrato sul Re Gial
Giuseppe (02/03/2019) - Voto: 2/5
Ottime le quattro storie dove si ha per filo gonduttore questo fantomatico libro "maledetto". Perde un po' di tono dalla quinta alla settima storia. Le ultime tre invece sono delle storie romantiche che non hanno nulla a che vedere con il soprannaturale descritto nella trama sul retro di copertina.
Stefano (20/09/2018) - Voto: 3/5
I primi racconti che presentano il Re Giallo sono bellissimi. Gli ultimi, che non sono storie sovrannaturali, sono piuttosto noiose. Consiglio solo la prima metà del libro che contiene il Re Giallo e il racconto Damoiselle d'Ys.
Alessio (10/08/2015) - Voto: 2/5
Una grande presa in giro! E non mi riferisco al valore letterario dell'opera. Qui siamo di fronte ad una vera e propria "truffa": si fa riferimento ad una serie di racconti del terrore e del soprannaturale, definiti "ciclo del Re Giallo"(con tanto di citazione da parte del maestro H.P.Lovecraft: "Quest'opera raggiunge vertici straordinari di paura cosmica"), che hanno come filo conduttore una fantomatica tragedia la quale, se letta, induce alla pazzia. La fregatura sta nel fatto che sulle 10 storie presentate, soltanto le prime 4 hanno tale caratteristica! La quinta è un racconto fantasy, il sesto scritto è una breve serie di aforismi filosofici, la settima è una storia di fantasmi con tematiche assolutamente estranee al "Re Giallo" e le restanti 3 sono banali e barbose storie d'amore ambientate a Parigi. Se non è pubblicità ingannevole questa non so cos'altro possa esserlo! Assegno come voto 2 e non 1 perché i racconti che fanno davvero parte del ciclo presentato sono davvero interessanti, originali e ben scritti... E questo fa aumentare il rammarico e l'indignazione.