L' assassino cieco

valy (29/10/2020) - Voto: 2/5
Noioso, inutilmente lungo e senza che succeda mai niente per tutte le 600 pagine. Quello che per l'autrice si dovrebbe scoprire andando avanti con il racconto è palese praticamente da subito quindi non ci sono colpi di scena o rivelazioni che diano un minimo di brio alla narrazione. La scrittura è sicuramente piacevole, i personaggi poco simpatici nella loro immobilità, la storia alternativa fantascientifica sorvolabile
Mia (19/09/2019) - Voto: 4/5
Ho letto commenti a questo libro che ne parlano come di un libro lungo e complicato. Di vero c’è che è un libro di più di cinquecento pagine mentre la sua complessità secondo me, lungi da essere un limite è un elemento assai interessante e affascinante. La storia alterna piani di lettura diversi, tre per l’esattezza: articoli di cronaca come se fossero tratti da un giornale dell’epoca, il libro scritto da una delle protagoniste, le memorie della sorella superstite. In questo romanzo nulla è come sembra, il libro scandaloso che fa parte della trama, per esempio, racconta le vicende di due amanti e contiene un altro racconto, del genere fantascienza pulp che viene elaborato dai due durante i loro incontri. Iris è l’anziana signora che raccoglie le sue memorie, è una donna dell’alta società che ha vissuto e perduto ogni cosa, dalla amata sorella scrittrice del romanzo postumo, alla figlia ancora più amata. Ha vissuto la grande depressione economica e la seconda guerra mondiale. Scrive le sue memorie con tono lieve, parlando di feste, di luoghi, di vestiti. C’è una abilità incredibile nella Atwood, la capacità del non detto, di non citare le violenze fisiche, le perversioni, la disperazione, le battaglie legali eppure il lettore comprende che tutto questo accade. Niente è come sembra in questo libro, persino la speranza che è difficile da trovare ma esiste.
Irene (22/09/2018) - Voto: 5/5
Avevo avuto in prestito il libra da un'amica, ma alla fine l'ho dovuto acquistare perché penso di rileggerlo... Libro strano ed eccellente, che ti fa entrare contemporaneamente in più mondi paralleli, stimola la fantasia e mette in moto narrazioni inquietanti... La Atwood tiene magnificamente le fila di un racconto nel racconto, che si svolge a cavallo tra le due guerre.
Valerio (18/09/2018) - Voto: 5/5
Margaret Atwood si riconferma una grande esploratrice dell'animo umano. Capitoli che scorrono veloci, le dita sono impazienti di girare le pagine, perchè è sempre una scoperta, una catarsi, un confronto con se stessi affrontare la lettura dei romanzi della Atwood. Centinaia di pagine che sembrano nulla quando alla fine chiudi il libro e senti dentro un vuoto, una mancanza. Autrice da Nobel.
Giuseppe Distefano (05/02/2018) - Voto: 2/5
Se fosse stato un libro di 400 pagine invece che 1200 avrebbe potuto essere un libro da cinque stelle. Ho faticato moltissimo ad arrivare in fondo. Ad esempio per centinaia di pagine mi sono chiesto il perché della presenza di capitoli dedicati ad aborigeni privi di qualsiasi grado di civiltà in una storia moderna.