Il prigioniero della notte

giovanni (15/06/2016) - Voto: 3/5
Superate le prime 150 pagine, che definirei scontate e banali, il romanzo diventa incalzante ed appassionante fino alla fine, anche se un po' prevedibile Personaggi con un vissuto ed approfondimenti psicologici di buon livello una domanda: perche' il nome dell'autore dovrebbe essere uno pseudonimo?
katia (09/04/2016) - Voto: 5/5
Bel libro, ti costringere a non mollarlo fino alla fine. Suspense e colpi di scena non mancano.Unico neo, per quanto uno possa essere bravo certe intuizioni non si capisce da dove arrivino. Curiosa di sapere chi si nasconde dietro lo pseudonimo dell'autore. Consigliato!
Patti (23/03/2016) - Voto: 5/5
Sono sincera, nella scelta delle letture il thriller non rientra nelle mie priorità, preferendo in prima battuta altri generi letterari. Quando mi è stato consigliato questo libro però mi sono detta: perché no, in fondo mi incuriosiscono gli autori esordienti e poi la trama mi sembra accattivante. Beh, direi che la lettura non mi ha deluso. È un bel romanzo, che ti prende dalla prima all'ultima pagina, che ti induce a tenere sempre alta l'attenzione su quello che via via accade. E non c'è nulla di scontato: quello che nella pagina precedente sembra quasi rasenti l'ovvietà, nella pagina successiva viene rimesso inaspettatamente in discussione, in un susseguirsi di colpi di scena imprevedibili e descrizioni dettagliate e ricche di particolari che ti fanno sentire come dentro ad un film. Interessante anche l'analisi psicologica ed introspettiva dei protagonisti, per i quali non si può non provare empatia, considerato che nelle medesime condizioni potrebbe potenzialmente trovarsi qualsiasi mente umana. Anche la nostra. Da leggere!!
Robi (18/03/2016) - Voto: 5/5
Un gran bel libro complimenti all'autore, spero che prosegua con i thriller.
LadyAileen (06/03/2016) - Voto: 5/5
Era da un po' di tempo che non leggevo un thriller così accattivante. Di solito, ho una predilezione per quelli americani ma sin dalle prime pagine, mi sono subito resa conto che Il prigioniero della notte non aveva niente da invidiare. E' incredibile. Lo stile è coinvolgente, scorrevole e ricco di suspense. Per non parlare dell'originalità e dell'ottima introspezione psicologica dei due protagonisti. Le vicende si svolgono nell'arco di pochissimi giorni e vengono raccontate principalmente dal loro punto di vista ma con un piccolo particolare: quello di Lucas è in terza persona mentre quello di Anna è in prima. Una scelta inusuale che potrebbe infastidire il lettore, invece non crea alcun problema. Lucas e Anna sono due personaggi molto interessanti: Lucas è un uomo indecifrabile, freddo ma ha una logica deduttiva e intuitiva superiore a molti altri detective e per questo molto rispettato. Non prova emozioni ed è incapace di relazionarsi con gli altri. Invece, Anna è una donna determinata, molto coraggiosa nonostante quello che ha vissuto in passato e per questo, si è impegnata tantissimo per diventare una brava profiler. Mi è piaciuto molto il loro modo di rapportarsi. Entrambi hanno un passato doloroso alle spalle e hanno pagato un prezzo per gli errori che hanno commesso. Grandissima cura nelle descrizioni degli ambienti e non solo, ma senza appesantire in alcun modo la lettura. Non mi dispiacerebbe se qualcuno decidesse di farne un film. Intanto, non vedo l'ora che venga pubblicato il prossimo libro di quest'autore. Consigliato!