Il passeggero del Polarlys

Massimo F. (04/10/2016) - Voto: 4/5
Il solito lucido, chirurgico, plumbeo Simenon. Noir "marittimo" di alto livello. Personaggi indovinati, trama intrigante, stile asciutto ed efficace come sempre.
Claudio (23/09/2016) - Voto: 5/5
Petersen è il comandante del peschereccio Polarlys, ancorato al porto di Amburgo in attesa di partire per il nord della Norvegia. A bordo ci sono anche cinque ospiti, oltre a un terzo ufficiale di diannove anni e un fuochista davvero misterioso. Durante la navigata viene ucciso un sovrintendente di polizia tedesco che stava indagando su un omicidio a Parigi e vengono rubati dei soldi in una cabina. Si pensa subito che il responsabile sia il quinto ospite, che ha occupato una cabina, ma poi si è eclissato. Ma non è così.
luciano (19/07/2016) - Voto: 5/5
Il "Polarlys" parte dal porto di Amburgo per fare rotta a Kiekenes, in Norvegia. E' la fine di febbraio e il capitano Petersen sa che fino alle isole Lofoten il clima sarà normale, " poi di colpo si piomberà nel ghiaccio e in una notte lunga tre mesi". Il " Polarlys" è una nave mista; oltre che trasportare merci, può accogliere fino a cento passeggeri. Adesso non è estate e i passeggeri sono appena tre, di questi tre il primo a salire ha un baule verde e un soprabito grigio. Di lui si perdono immediatamente le tracce, si nasconde, non si riesce a trovarlo, neppure quando la nave viene perquisita. Intanto il capitano Petersen legge su un giornale francese, di due giorni prima della partenza, un articolo dal titolo: "Delitto a Montparnasse" e dal sottotitolo: " Un altro caso di droga". Una ragazza, giovanissima, era morta, nel corso di un'orgia, per avere " ingerito alcol e stupefacenti in forti dosi". L'assassino aveva avuto tutto il tempo per fuggire da Parigi. Il capitano Peterson ha un sospetto... Questo è il primo romanzo di Simenon; si può ben dire che " il buon giorno si vede dal mattino".
sergio (06/07/2016) - Voto: 5/5
Che dire? Simenon è sempre Simenon. Ed è ancora più interessante e vivo quando dimentica di aver inventato Maigret e racconta quelle storie devianti quanto conformiste, che raccontano personaggi normali nella loro anormalità. Uno spaccato di storia, di Francia, di borghesia e di relazioni umane che sembra ineguagliabile.