La settimana bianca

Roberta (22/02/2015) - Voto: 5/5
E' la prima volta che leggo Carrere e ammetto di averlo trovato sorprendente! Nulla del genere prima d'ora, un romanzo noir che non mi sarei mai aspettata, concentrato in poche pagine di assoluta perfezione. Struggente, commovente, inquietante, lo e' ancor di piu' se si pensa che il protagonista e' un bambino sopraffatto da paure, incubi, minacce, fantasie. Un romanzo psicologico che tiene con il fiato sospeso fino all'ultima riga e lascia un velo di mistero che interroga il lettore anche dopo averlo terminato! Assolutamente d'effetto!
Loris (29/10/2014) - Voto: 4/5
La lettura nasce dalla curiosità di verificare le capacità di Carrère alle prese con il romanzo 'puro', privo delle successive contaminazioni con l'auto-fiction. La narrazione sposa il punto di vista del protagonista, mantenendo però il distacco della terza persona. Si ha la sensazione di entrare progressivamente nella psiche di Nicolas, partecipando alle sue paure e alle sue fantasie, fino a farsi travolgere dal senso di angoscia che segna l'epilogo. Racconti dell'orrore e fiabe vengono fagocitati e rielaborati, riverberano ulteriori suggestioni su questa storia di formazione adolescenziale virata in nero. Di certo non è una lettura che regala serenità, ma è una conferma dell'abilità dell'autore.
lorena (04/09/2014) - Voto: 4/5
Questo romanzo è un condensato di tristezza. La fragilità del protagonista, il piccolo Nicolas, il suo costante bisogno di affetto e considerazione, le sue paure, le molteplici fantasie mi hanno toccata dentro a tal punto che avrei voluto costantemente tenerlo tra le braccia per coccolarlo. La scrittura è molto pungente, tiene sempre il lettore in stato di allerta, come se dovesse accadere una catastrofe da un momento all'altro. Lo consiglio.