Veleno. Una storia vera

Chiara Lo Re (27/08/2020) - Voto: 4/5
La psicologia umana è un labirinto infinito senza vie di fuga: tu sei Teseo, un giovane scaltro volto a scovare l'autenticità dei fatti, nonché quella veridicità che spesso l'individuo esterno plasma a proprio favore, inducendo menti fragili ed innocenti al così detto “falso ricordo”. Dicono che gli uomini siano dotati di intelligenza superiore agli animali, chi lo mette in dubbio? Io certamente no. Tuttavia è opportuno sottolineare come questo maestoso razionalismo spesso conduca gli individui ad abbracciare un collettivo egoismo, una comune presunzione, che sfociando nell'annullamento radicale “dell'altruismo”, concetto tanto banale quanto essenziale, genera automi spogliati di un qualsiasi sentimento, privi di cuore, che perseguono a passo deciso, testa alta e sicura, unicamente il proprio profitto. A questo punto è ancora opportuno parlare di intelligenza umana? Beh, io non ne sarei così sicura. La storia che l'autore riporta diligentemente, seguendo una saggistica ai miei occhi maestrale e fluente, mi ha rapita: mille dubbi solo allora emersi nella mia mente, mille riflessioni hanno inondato il mio cervello, e se prima pensavo di conoscere il mondo, insomma, questo libro ha palesemente annullato questa certezza. Come può la crudeltà essere incarnata nell'animo di così tante persone? Non me lo so spiegare. Come si può distruggere intere famiglie al solo fine di trarne profitto economico? Non mi do pace, un interrogativo aperto, che penso tale resterà per sempre. Fragile è la mente umana: pensi di sapere quando non sai, ti convinci che sia vero, e vero nella fantasia rimane, soprattutto in quella dei bambini. Più cerco di convincermi dell'autenticità di questa storia, più l'incredulità cresce. Più comprendo che il mondo faccia schifo, più razionalizzo che nessuno basta a nessuno se non a sé stesso: perché alla fine quei bambini, privati di ogni affetto, hanno trovato la speranza nella propria anima, proprio quando il buio li costringeva ad un dolore perpetuo.
salaele89 (10/08/2020) - Voto: 5/5
Questo libro tocca a vicino il lettore per due motivi. Il primo è che tratta vicende realmente accadute nelle nostre terre. Il secondo è che i protagonisti sono i bambini, e le loro famiglie al seguito. In alcuni tratti l'autore, anch'egli padre, si dice preoccupato e come lui tanti genitori lo sono, io tra questi. L'angoscia generata dal libro, ma ancor prima dal caso, porta i genitori a porsi domande sul loro comportamento nei confronti dei figli, soprattutto nella quotidianità, che può essere frainteso e ne altera la naturalità. Ma li lascia con la paura che delle menti così innocenti possano essere manipolate con facilità. È un periodo buio della storia italiana che viene portato alla ribalta. Si spera che con questa "denuncia" le persone che si trovano a lavorare coi bambini pongano la massima attenzione a non aggravare una situazione di danno. Un ottimo lavoro, quello svolto dall'autore. Un libro emozionante, coinvolgente e angosciante insieme. Merita di essere letto e si fa leggere bene tenendo il lettore attaccato alle sue pagine.
Michele (09/08/2020) - Voto: 5/5
Ho letto questo libro dopo aver sentito l’anonimo podcast, scritto e interpretato sempre da lui. Ripercorre passo passo le vicende descritte nel podcast aggiungendo, molto spesso, nuovi dettagli per completare la storia. Consigliato a tutti coloro che hanno divorato la versione audio, succederà lo stesso con la versione e cartacea. In più gli ultimi capitoli sono “inediti”, raccontano nuove testimonianze o aggiornano il lettore sulle vite di quei bambini ormai diventati adulti. In genere consiglio il libro a tutti, un momento buio della storia italiana che va ricordato e che non deve ricadere nel dimenticatoio.
Tiziana Granata (02/08/2020) - Voto: 5/5
Questo è un libro oscuro e, come dice il titolo, velenoso. La storia è assolutamente vera e comincia nel 1997 in un paesino della bassa quando un problematico bambino di pochi anni, incalzato da assistenti sociali e psicologhe, accusa un gruppo di adulti dei più efferati delitti: stupro, torture, pedofilia, omicidio, necrofilia, satanismo...a queste famiglie vengono immediatamente sottratti i figli (che non riavranno mai più) e questi stessi piccoli -sottoposti ad interrogatori pressanti - confermeranno ed anzi arricchiranno di particolari sempre più grotteschi le storie allucinanti che sconvolgono una intera comunità, basandosi sull'assunto che "i bambini non mentono". A distanza di anni l'autore torna in quei luoghi, dove tutti sembrano aver dimenticato quelle esistenze stravolte, e cerca di rintracciare i protagonisti superstiti fra suicidi e bambini scomparsi nel nulla scoprendo una verità terribile per la quale nessuno ha pagato. Questa agghiacciante inchiesta ci interessa perché porta allo scoperto il meccanismo di diffusione di paranoia e fobia che ha caratterizzato altri episodi simili in passato, come la caccia alle streghe (segnatamente il processo di Salem) ed il panico satanista degli anni '80 -  fenomeni infatti opportunamente trattati nel volume. La lettura lascia un vuoto oscuro, appicicaticcio, la paura che possa succedere a chiunque. E proprio per questo merita.
Giulia (31/07/2020) - Voto: 5/5
Storia kafkiana cruda e angosciante nella sua narrazione, che si legge tutto d'un fiato e lascia a dir poco esterrefatti nello scoprire quanto possa essere distruttivo, per la vita altrui, il pensiero di chi crede d'agire in nome di una giustizia superiore senza curarsi affatto delle enormi sofferenze causate a tante persone innocenti ma perse, ormai, nella disperazione di non veder più tornare a casa i propri figli. Storia agghiacciante ma consigliata, scritta magistralmente e con dovizia di particolari.