Il canto di Penelope

Antonella Iantomasi (29/12/2018) - Voto: 4/5
Cari amici lettori, ho terminato "Il canto di Penelope" di Margaret Atwood e vi scrivo di getto le mie impressioni: ho ritrovato la prosa scorrevole e coinvolgente dell'autrice che ci restituisce una Penelope profondamente umana con cui è difficile non entrare in sintonia. Ha qualcosa di antieroico ma al contempo di marcatamente simbolico. Ho molto apprezzato il ricorso al coro in versi delle ancelle perché ritengo che abbia omaggiato il mondo del teatro greco trovando un modo originale per arricchire il testo dandogli ritmo. Mi sono piaciute le parti di dialogo diretto con i lettori, ma meno quelle di richiamo all'attualità che avrei inserito in modo diverso. Ho trovato alcune scelte lessicali poco appropriate, tuttavia credo possano essere dovute anche al lavoro di traduzione. Ho sorriso spesso soprattutto per le descrizioni di Elena e dei Proci. Lo scenario ultraterreno caratterizzato dagli asfodeli è veramente suggestivo. La sensibilità nei confronti del mondo interiore dei personaggi è un ulteriore punto di forza dell'opera.
jane (08/12/2018) - Voto: 4/5
Questo libro scritto da Margaret Atwood in chiave femminista potrebbe intitolarsi "Quello che il mito non dice" o " Dietro le quinte" : Penelope ormai nell'Ade racconta la sua verità dal suo punto di vista e senza peli sulla lingua e ce n'è per tutti : Odisseo, Telemaco, Anticlea, Laerte, Menelao, per non parlare di Elena. Originale e ironico, dà una visione moderna e imprevedibile di un personaggio sempre troppo "ingessato".