Metodo del disegno psicoemotivo per l'analisi e la consapevolezza. Nuova ediz.
 Metodo del disegno psicoemotivo per l'analisi e la consapevolezza. Nuova ediz.
Titolo Metodo del disegno psicoemotivo per l'analisi e la consapevolezza. Nuova ediz.
Autore Antonio Cisternino
Prezzo€ 7,99
EditoreNarcissus.me
LinguaTesto in it
FormatoAdobe DRM

Descrizione
Nuova edizione 2022 Molti distinguono le emozioni in positive e negative, i più lungimiranti individuano una funzione positiva e negativa in ciascuna emozione. L'ottica MDPAC supera entrambe queste concezioni ancorate al predominio della sfera razionale e considera la sfera emotiva esclusivamente in senso protettivo. Il Metodo del Disegno Psicoemotivo per l’Analisi e la Consapevolezza è un percorso psico-educativo volto al raggiungimento di una consapevolezza integrata di se stessi basandosi sull'assunzione di un vertice di osservazione emotivo. Il protocollo prevede quattro fasi: 1. Cinque caratteristiche - Albero Genealogico; 2. Lavorare con il disegno e la scrittura su una sequenza di 12 emozioni lungo il continuum temporale "passato-presente-futuro"; 3. Revisione del lavoro sui disegni e sugli elenchi; 4. Cinque caratteristiche retest - Albero Genealogico retest - Procedere con il “taglio del cordone fotografico”. Attraverso il disegno chiediamo al paziente di abbandonare la posizione di adulto facendo scendere in campo aspetti emotivi che risalgono alle relazioni che hanno caratterizzato la propria infanzia. Lo scopo è quello di consentire alla persona di attuare il proprio processo di individuazione, attraverso l'analisi di questioni transgenerazionali che non sono state risolte dalle figure di attaccamento: il paziente regredisce per progredire verso l'adultità. Nella parte finale del libro viene riportata un'esemplificazione clinica, ovvero il caso di William Salvo, un ragazzo di 21 anni che sta attraversando un periodo di stress intenso. “William Salvo" diventa con un gioco di parole "Will I am Salvo", Io sarò salvo…ma da chi e da cosa questo paziente dovrà salvarsi? Risuonano le prime parole del ragazzo: ‹‹Quando sono nato io mio padre avrebbe voluto chiamarmi Salvatore, come mio nonno, mentre a mia madre piaceva il nome William e quindi mi hanno dato entrambi i nomi dopo non poche discussioni››. Alla fine del nostro lavoro esclamerà: ‹‹Ci sono adesso quattro foto…una di me da piccolo, una dei miei genitori e due mie foto identiche da adulto…proprio come due sono i miei nomi…forse ora sono doppiamente adulto! Posso scegliere a quale distanza pormi dai due nomi e sapere che Io sono sempre Io!››. Le emozioni ci aiutano a migliorare la qualità dei nostri istinti e del pensiero. Qualcuno preferisce puntare sul pensiero positivo per contrastare quello negativo, ma l'algebra ci insegna che moltiplicando due numeri di segno opposto si ottiene sempre un prodotto negativo, mentre le emozioni sono come uno specchio per cui se il pensiero è positivo riflettono positività, mentre se è negativo (meno per meno diventa più) possono trasformare l'atteggiamento della persona in modo propositivo. Spesso sento dire "una cosa o la faccio bene o non la faccio proprio", ma il nostro motto è: "meglio fatto male che non fatto proprio, perché è solo iniziando a far qualcosa che l'esperienza diventa emotivamente propria e può essere migliorata!".