Ti ricordi la Casa Rossa? Lettera a mia madre
 Ti ricordi la Casa Rossa? Lettera a mia madre
Titolo Ti ricordi la Casa Rossa? Lettera a mia madre
Autore Giulio Scarpati
Prezzo€ 9,99
EditoreMondadori
LinguaTesto in it
FormatoAdobe DRM

Descrizione
Mentre una madre perde inesorabilmente la memoria, il figlio non fa che ricordare, anzi impara a ricordare. Il racconto della Casa Rossa è questo emozionante e poetico viaggio inversamente proporzionale, perché ora il tempo non fa più da fissativo ma da solvente: il dissolversi delle memorie della madre è il set dei ricordi del figlio. Nell¿itinerario percorso in direzioni contrarie c¿è la ricerca di un appuntamento, la rinnovata speranza di incontrarsi in qualche fortunato luogo dell¿anima. Come la Casa Rossa, nel Cilento, dove si trovano le radici e le memorie, assieme autentiche e mitiche, di una famiglia. Risalendo di ricordo in ricordo, Giulio Scarpati ¿riracconta¿ alla madre, affetta dal morbo di Alzheimer, la storia della sua famiglia: ripercorre tutte le tappe del consueto viaggio a Licosa, per anni loro meta estiva e luogo a lei particolarmente caro, fa il ritratto nitido della persona vitale che era prima di ammalarsi, percorre ogni possibile strada per farla reagire e restituirle i ricordi delle cose, dei nomi, di una vita intera. E attorno alla Casa Rossa, il cuore della memoria condivisa, ruotano gli aneddoti più malinconici e più divertenti, a partire dal periodo della guerra e dai vecchi rituali cilentani, l¿esplorarsi dei corpi, la scoperta del sesso. Passando per le vicende del Giulio angelo biondo, ragazzino sempre obbediente, al quale si contrappone l¿alter ego Giulio il pazzo, meno inquadrato e più artista, fino ai suoi primi lavori teatrali, il periodo di attivismo politico negli anni Settanta, l¿avventura del cinema e il grande successo popolare di Un medico in famiglia. Ti ricordi la Casa Rossa? è il memoir caldo e commovente di un attore intelligente che riesce a raccontare una storia in cui tutti ci riconosciamo, perché il ricordo è ciò che pensavamo di avere dimenticato.