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Il grido della rosa
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Laura
(08/07/2021) -
Voto: 3/5
Torna Alice Basso con una nuova avventura della sua nuova eroina: Anita Bo. Una giovane donna molto intraprendente, nonostante il momento storico che la vuole moglie fedele e madre prolifica, assertiva e collaborativa, priva di testa pensante e di iniziativa. Perché siamo nella Torino del 1935 e il Duce vuole giovani donne forti e soprattutto desiderose di dare alla patria tanti figli che diventeranno braccia da mandare al fronte e nelle colonie. Già nello scorso libro Anita, per assaporare un po’ di libertà prima del matrimonio, ha ottenuto di poter lavorare per sei mesi in una casa editrice che pubblica gialli stranieri. E da battere a macchina le avventure e le indagini dei detective di carta a diventare lei stessa investigatrice con il suo capo, un fascinoso e misterioso da cui è inesorabilmente attratta, il passo è breve. In questa seconda avventura le indagini che coinvolgono Anita si snodano intorno alla ONMI, l’Opera Nazionale della Maternità e Infanzia fondata dal fascismo allo scopo di tutelare le madri e i bambini in difficoltà. Un ente fondato con la nobile intenzione di eliminare la mortalità infantile che però diventa lo strumento per promuovere la natalità a tutti i costi e riportare la figura femminile all’interno della famiglia patriarcale, senza fornire alcuna tutela dai maltrattamenti o le violenze, ma anzi incoraggiando il ruolo del padre/padrone come unica autorità familiare. Nei Libri di Alice Basso la storia gialla è spesso una scusa, un espediente, per parlare di altro: in questo caso del clima e dell’atmosfera dell’Italia degli anni trenta, in cui Mussolini era ancora, per i più, il padre della patria, colui che avrebbe risollevato l’Italia e l’avrebbe accompagnata a sedere accanto alle potenze europee, ma in cui gli abusi delle camice nere, la censura, la violenza era già nell’aria.
Alis
(07/07/2021) -
Voto: 5/5
Finalmente il nuovo romanzo di Alice Basso della serie della dattilografa Anita Bo. La vicenda riprende poco dopo gli eventi del primo libro. Questa volta, tra una traduzione e l'altra, Anita e Sebastiano scoprononche qualcosa non va nella storia della morte di una giovane ragazza madre il cui figlio è stato adottato da una famiglia in vista. Così, mentre i mesi che la separano dal matrimonio scorrono, e grazie agli insegnamenti dei racconti gialli che trascrive a lavoro Anita proverà a capire cosa è accaduto e, forse, a farne materiale per un nuovo racconto da scrivere con Sebastiano e grazie ai contributi dei loro amici...
Barbara Quadri
(07/07/2021) -
Voto: 5/5
Vi rcordae di Anita Bo conosciuta nel "Il morso della vipera"? Ebbene è tornata per una nuova avventura. Mentre Anita continua a lavorare a Saturnalia nonostante la disapprovazione della madre che la vorrebbe sposata con Corrado, Candida ex professoressa di dattilografia di Anta è diventata patronessa alla casa Della madre e del Fanciullo. Anita, la va a trovare tutte le Domeniche insieme alla sua migliore amica Clara. Ma durante una di queste visite Anita e Clara rimangono stupefatte: A casa di Candida trovano Diana un' ospite della struttura visibilmente dispeata poichè qualcuno ha ucciso Gioia, ragazza sordomuta nonchè migliore amica di Diana. Ad Anita viene subito il desidio di aiutare Dian a trovare il colpevole. Chi ha ucciso Gioia? E a chi poteva far del male? Per scoprirlo non vi resta che leggere questa seconda avventura più breve della prima ma non per questo meno affascinante.
ste
(06/07/2021) -
Voto: 5/5
Da leggere tutto d'un fiato. Bravissima la Basso, molto coinvolgente.
Ros
(06/07/2021) -
Voto: 5/5
Secondo episodio della serie con protagonista Anita Bo, ambientato a Torino nel 1936. È passato circa un mese dalla fine de Il morso della vipera, e Anita continua a lavorare come dattilografa alla casa editrice Monné e, soprattutto, aiuta nella scelta dei racconti gialli da proporre ai lettori di Saturnalia. Il matrimonio si avvicina e lei dovrebbe essere occupata nell’organizzazione delle nozze e della sua futura vita matrimoniale, ma è altro ciò che occupa i suoi pensieri segreti. Ma la sorte accorre in suo aiuto perché “non c’è niente di meglio di un caso di omicidio per distogliere i pensieri “. E così tra ragazze madri seguite all’OMNI ( Opera Nazionale Maternità e Infanzia ) e ragazze che lavorano nelle Case Chiuse, Anita, Sebastiano e i loro amici avranno anche stavolta un caso per il loro investigatore letterario. Alice Basso è davvero molto brava a condurre la trama senza cedimenti e con leggerezza, e così tra un sorriso e l’altro ci conduce in un altro tempo mostrandoci una verosimile realtà quotidiana che non troveremo certo nei libri di storia.
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