Stato di paura

mario (18/05/2020) - Voto: 5/5
un libro assolutamente avvincente che offre un punto di vista diverso e interessante. Utile per sfatare consolidate teorie ormai considerate verità assolute e che per conformismo all'ambientalismo quasi tutti accettano a prescindere
Giuseppe1940 (27/04/2019) - Voto: 1/5
Ho tentato di tutto ma mi sono arreso a pagina 980 circa di 1265.
ANNALISA (26/04/2011) - Voto: 3/5
la storia è un po un'americanata, ma molto positivo per farsi un idea suo vari discorsi ambientali, lascia anche un sacco di spunti per eventuali letture un po più impegnative
cinzia (12/03/2011) - Voto: 5/5
Eccellente Crichton, come sempre. Finalmente una voce fuori dal coro! consigliato
maurizio crispi (29/06/2010) - Voto: 5/5
Crichton è un grande divulgatore di tematiche scientifiche, ma soprattutto ha cercato di divulgare attraverso i suoi romanzi "tematici" delle verità che andassero oltre le pseudo-verità della scienza divulgata. In effetti, tutti i suoi romanzi sono costruiti come dei veri e propri dossier, nel senso che - sempre, a monte del romanzo di turno - vi è stato un accurato lavoro di ricerca "critica" delle fonti bibliografiche che Crichton puntualmente inserisce in appendice in ogni suo romanzo, in modo tale che ogni lettore curioso possa - se lo vuole - consultare le sue stesse fonti. In "Stato di paura", dopo il romanzo sul rischio di utilizzo delle "nanoparticelle", lo sforzo di Crichton raggiunge uno dei suoi culmini. La tematica che egli prende in considerazione è quella della "cosiddetta" emergenza climatologica, nel cui contesto egli - alla luce d'una precisa documentazione - attacca l'ipotesi del riscaldamento globale derivante dall'immissione di CO2 nell'atmosfera e, di conseguenza, demolisce in un sol colpo l'attendibilità del "Protocollo di Kyoto" e le più comuni e diffuse tesi ambientaliste. Ciò che egli più evidenzia, attraverso l'intrigo in cui sono immessi i suoi personaggi e con il continuo confronto tra verità e pseudo-scienza di cui essi diventano protagonisti è il pericolo - non nuovo - insito nel fitto intreccio di connivenze tra scienza e politica che ha dato nel passato lontano - e più recente -alcuni frutti tristi e mortiferi (basti pensare alle tesi scientifiche sull'eugenetica, nate negli Stati Uniti degli anni '30 e che ebbero insigni sostenitori tra gli scienzati del tempo, sino a tracimare nella Germania nazista e nei suoi suoi cupi esperimenti). Afferma Crichton che quando s'impongono simili intrecci e quando attorno ad essi cominciano a ruotare consenso e denaro il gioco è fatto e si organizzerà un edificio di menzogne (con l'ausilio dei mass-media) sempre più difficile da smontare. Il volume, corredato da alcune appendici e di una bibliografia ragionata è assolutamente da leggere.