Il morso della vipera

Nicoletta (07/07/2021) - Voto: 4/5
Forse dovrò togliermi completamente dalla testa Vani Sarca, e solo allora potrò apprezzare appieno anche questo nuovo personaggio. Comunque una lettura piacevole.
orrusso (06/07/2021) - Voto: 5/5
in questa storia, tutto fa pandance (pandanza, direbbero Anita e Clara) con il 1935. Il ritmo è lento, il modo di stare in relazione dei personaggi elegante, pulito, lievemente formale. I colloqui hanno un linguaggio che porta indietro nel tempo, ci sono guizzi di modernità delicati e discreti da parte dei personaggi. Grande abilità di Alice Basso nel saper calare tutto, di questa storia, esattamente lì, nel 1935.
Annalisa (06/07/2021) - Voto: 5/5
Affascinata da questo libro 🥰😍
Giulia (06/07/2021) - Voto: 2/5
Romanzo dallo stile infantile mal accordato all'ambientazione scelta, cosa che gli fa perdere credibilità, banalizzando anni che meriterebbero maggior rispetto. Paragoni anacronistici, che si ripetono ogni due, tre pagine, riflettono questa incapacità di entrare nella mentalità dell'epoca scelta e di padroneggiarla. Anche gli artifici retorici usati come epiteti sono onnipresenti e contribuiscono a rendere il tutto ripetitivo e forzato, alimentando la sensazione che della trama, alla fine, poco resta.
Noemi (05/07/2021) - Voto: 5/5
Consiglio vivamente la lettura di questo libro perché, sotto la veste narrativa di un romanzo, permette al lettore di poter conoscere non solo uno spaccato della nostra storia culturale, come il fascismo, ma anche i sotterfugi messi in atto per svicolare dalla restrizioni e dalla censura imperante del periodo. Consigliato a chi ama il mondo dei libri, dei gialli e, soprattutto, a chi è amante della storia. La scrittura di Alice Basso è impeccabile, rapida, profonda e a tratti veramente divertente. Il personaggio di Anita Bo, la dattilografa che con la sua perspicacia e la sua intuizione riuscirà a risolvere un mistero, rende la struttura narrativa piacevole e dinamica.