Il delitto di Saccargia. Le indagini del tenente Roversi

Francesco (05/06/2020) - Voto: 3/5
Terzo libro delle serie Le indagini del tenente Roversi. Romanzo semplice e lineare. Il protagonista principale non compie il salto di qualità rimane piatto, come nei romanzi precedenti..
Ivan Coralluzzo (29/05/2020) - Voto: 3/5
Ho letto tutti e tre i libri di Gavino in una raccolta, quindi continuamente. Una lettura estiva, non impegnativa. Tranne aspetti di territorialità, sarda, che arricchiscono e rendono curioso il testo, si trova difficoltà a leggerli. Faticosi a tratti prolissi. I personaggi non decollano mai sono privi di una personalità forte anche se bisogna ammettere sono ben costruiti. Bisogna leggerli insieme per avere chiare le storie.
lea (17/04/2020) - Voto: 4/5
È il terzo libro che leggo di questo autore e mi sono piaciuti tutti molto. Le atmosfere della Sardegna anni 60 sono riprodotte in maniera eccellente. Il tenente Roversi si fa amare e seguire facilmente. Non vedo l’ora che esca il prossimo libro!
ratavuleira (30/08/2019) - Voto: 3/5
È il terzo libro di Zucca che leggo e devo dire che dopo il mistero di Abbacuada il cammino anziché progredire si è involuto. Troppe azioni inutili convergono: il Michele alla ricerca del medaglione è un dettaglio per riempire un pò di pagine, ma non serve a nulla, rallenta una narrazione già di per se lenta. E' come una fotografia in cui ci sono troppe cose dentro: si perde il filo .. Il ten. Roversi non è Holmes e il suo amico Gualandi non è Watson (ma anche la coppia Poirot-Hastings è lontana …); si cita spesso Tex Willer (vedovo però di Kit Carson) per cavarne suggerimenti e soluzioni …. . Una Sardegna d’antàn dove tutti, a cavallo o in campagnola, hanno tempi di percorrenza e capacità di spostamento come se le strade bianche dei primi anni ’60 fossero le autostrade d’oggi; troppe situazioni laterali aggrovigliate senza necessità e ‘sciolte’ un po' troppo semplicisticamente; le concessioni eccessive e compiaciute – dopo Camilleri, nessuno più resiste!- alle citazioni in dialetto sardo (anzi in diversi dialetti sardi) e, soc!, in un talvolta più criptico interloquire bolognese hanno consumato i personaggi rendendoli macchiette. A Saccargia quasi tutti i personaggi sono diventati improbabili: da Roversi-Tex all’improbabile spedizione bolognese del Gualandi con gara di danza e - effetto collaterale - crisi di gelosia della Brunilde; come improbabile e impensabile, a quel tempo e in quella Sardegna, l'incontro tra l’onesto ‘caramba’ e il pericoloso latitante oppure l’impossibile all’epoca attività del cadavere di violatore seriale di talami altrui in un paese della campagna (non solo sarda, ma di tutta Italia) con l'aggravante dell'esibizione dei ‘trofei’ al popolo!. E infine la soluzione affidata ad un farmaco anti-meteorismo…..! Una nota negativa per l’impaginazione: quasi mai c'è uno stacco – un interlinea doppio sarebbe bastato – quando l’azione si sposta da Saccargia a Sassari o da Codrongianus a Bologna: il lettore ne resta confuso
Monique (19/07/2019) - Voto: 5/5
Bellissimo anche questo, proprio come i due precedenti romanzi sul tenente Roversi. Una grande conferma