Di guerra e di noi

Da non perdere (11/05/2020) - Voto: 5/5
«Di guerra e di noi», libro di esordio di Marcello Dòmini, tratta la storia di due fratelli e di due guerre mondiali, dal periodo che va dal 1917 al 1945; Il libro è interamente ambientato nelle campagne intorno a Bologna. La storia tratta di una madre, che quando il marito non torna dalla Prima guerra mondiale, è costretta, ormai sola, a separare i suoi figli, i due fratelli. Ricciotti, il più grande dei due, va a studiare in collegio a Bologna, il Collegio Ungarelli, luogo austero e grave, imponente, e circondato da un vasto parco secolare. Candido, invece, il più piccolo, rimane a lavorare al mulino con la madre. Si contrappongono qui i due stili di vita dei due fratelli. Nel collegio Ricciotti, conduce una vita da ricchi, mentre Candido al mulino una vita da poveri. Finiti i duri anni del collegio, Ricciotti sarà segnalato per andare a lavorare nella appena nata sede del Fascio di combattimento bolognese, dove conoscerà Leandro Arpinati, uomo colto e di successo che diventerà suo mentore e amico. Candido restando a lavorare nelle campagne, inizierà a frequentare sempre più quegli uomini e quelle donne che, andranno a formare le bande partigiane. Entrambi però, più che sulla politica, sono concentrati a mandare avanti la famiglia, a proteggere la madre e i braccianti, pensano a corteggiare le ragazze, pensano a innamorarsi ed a sposarsi, e soprattutto e mantenere un atteggiamento corretto nei confronti di chi li circonda, nonostante i tempi che corrono. Un grande romanzo popolare di uno scrittore al suo esordio, che racconta egregiamente la storia di questi due fratelli, storia lunga 28 anni, e che si intreccia con la storia del nostro paese. Marcello Dòmini, medico-chirurgo e professore associato all’Università di Bologna dal 2004, opera e svolge le sue ricerche nell’ambito della chirurgia pediatrica. Di guerra e di noi è il suo primo romanzo.
vibrissa (11/05/2020) - Voto: 5/5
Prima opera e io adoro le prime! L'autore la guerra non l'ha vissuta ma l'ha saputa raccontare magistralmente. Bologna negli anni del fascismo, la si respira, la si vive tra le pagine. Dall'apoteosi alla caduta del fascismo e dentro a tutto ciò, la saga di una famiglia bolognese.
antonella b. (05/05/2020) - Voto: 5/5
Bellissimo!! Ho rivissuto la storia del fascismo e della seconda guerra mondiale che ricordavo nella sua essenza, ma con dei tratti oramai sfocati dei banchi di scuola. L’ho interiorizzata con una maturità diversa ... ma quello che più mi ha gratificato è l’aver fatto riemergere i ricordi dei racconti appassionati di mio nonno che la guerra l’ha vissuta in prima persona. Complimenti davvero all’autore...., cultura e fantasia magistralmente mixati. Da abruzzese... trapiantata a Bologna, ho assaporato nella loro essenza le citazioni dialettali ....resto in trepidante attesa della prossima pubblicazione.
Marco M (03/05/2020) - Voto: 5/5
Un Libro bellissimo, coinvolgente, che mi ha fatto rivivere i racconti dei miei nonni. La storia è scritta magistralmente e l'intreccio tra realtà e romanzo è appassionante. Attraverso le vicende vissute della famiglia protagonista, ho potuto riflettere ancora più a fondo sulle enormi difficoltà del periodo e su come l'uomo può scegliere di reagire. Mi è dispiaciuto solo finirlo.
@nto.blq (29/04/2020) - Voto: 5/5
Immediato nel linguaggio e scorrevole nella lettura, con intercalari e modi di dire in dialetto bolognese puntuali e pertinenti. Coinvolgente, per la giusta misura di ironia sebbene coerente alla sua natura di romanzo storico in cui i luoghi e le vicende umane sembrano appartenere ai racconti di famiglia di “chi c’è passato” e, con la stessa carica emotiva, rende appassionante un racconto che riesce a farti sorridere, talvolta incupire di rabbia e ti commuove!