Il rumore dei tuoi passi

Daniela Domenici (06/02/2013) - Voto: 5/5
Ancora una volta un libro mi ha "chiamato" dallo scaffale della mia biblioteca preferita e sono felice di aver accolto il suo richiamo: un'autrice romana giovanissima e me sconosciuta prima d'oggi, Valentina D'Urbano, e la sua opera prima "Il rumore dei tuoi passi" edito da Longanesi. E ancora una volta è stato "innamoramento" istantaneo e violento: Valentina ci narra una storia d'amicizia, quella tra Beatrice, detta Bea, e Alfredo, che tutti gli abitanti del quartiere degradato in cui vivono chiamano "i gemelli", un'amicizia nata da bambini che si trasformerà, loro malgrado, in un amore "selvaggio, graffiante come vetro spezzato, delicato e luminoso come un girasole. Un amore nato nonostante tutto e tutti, nonostante loro stessi per primi" con le parole della seconda di copertina. E' un romanzo di più di 300 pagine che si leggono tutte d'un fiato, è una storia dolorosa e commovente, con finale tragico, narrata con uno stile semplicemente perfetto (e ve lo dice la sottoscritta che ha una decennale esperienza come correttrice di bozze ed editor?), fluido e, allo stesso tempo, spezzato, con una maturità nelle descrizioni psicologiche dei vari protagonisti che lascia stupiti e ammirati considerata l'età anagrafica dell'autrice; straordinari i ritratti a tutto tondo, oltre a quelli dei due "gemelli" Beatrice e Alfredo, dell'amica del cuore Arianna e del padre e della madre di Bea. Una lode in più Valentina la merita per la descrizione di questo quartiere-ghetto, da lei chiamato la Fortezza, riesce a farcelo visualizzare perfettamente fin quasi a percepirne gli odori e ad ascoltare i dialoghi tra i suoi abitanti; su tutte domina la dolcissima figura della mamma di Beatrice, una donna formidabile che accoglie da subito, senza riserve, Alfredo come fosse un altro suo figlio e che si rivela una presenza insostituibile per la figlia. Come avrete capito è un libro da leggere e da regalare a chi volete bene.
raffaella (05/02/2013) - Voto: 4/5
Bello..bello ..bello...crudo ma molto realista e ti tiene incollato dalla prima all'ultima pagina...consigliato
Alice Mia (12/11/2012) - Voto: 4/5
A mio avviso un esordio convincete. Sul tema della droga è stato scritto e riscritto ma anche perchè non diventa mai passato ma rimane sempre attualità. Cambiano solo le droghe, l'emarginazione è la stessa. La protagonista, io narrante, racconta la propria vita insieme ad un gruppo di ragazzi, in particolare Alfredo, e di famiglie degli anni 70/80 in un quartiere popolare alla periferia di una città (forse Roma). La scrittrice è stata molto brava a far emergere il punto di vista della sua protagonista, pienamente coinvolta dagli eventi che appare egoista e dura ma è solo un adolescente e poi una donna, che cresce e alla fine, almeno lei, cambia. Una storia cruda di emarginazione, di tentativi, spesso vani, di risollevarsi, una storia che sembra svolgersi in un mondo irreale, fumoso, dove il tempo non passa e non cambia, eppure così noto.
Ianì (03/10/2012) - Voto: 1/5
Ho impiegato una settimana per leggere meta' libro, poi l'ho abbandonato! Sicuramente il pubblico femminile lo apprezzera' di piu', a me non e' piaciuto, l'ho trovato scontato; molto brutto il linguaggio della protagonista!! Ci sono esordi piu' convincenti.
Anna Lucia (30/09/2012) - Voto: 5/5
Letto tutto d'un fiato, non sarei riuscita a non farlo. Emozionante, toccante, forte, uno dei libri che più mi ha toccata.