Fiore di roccia

luciano (09/12/2022) - Voto: 5/5
La Grande Guerra è arrivata sulle montagne che circondano il piccolo paese di Timau in provincia di Udine. E' una guerra di trincea, da una parte i soldati italiani, dall'altra gli austro -ungarici. Il parroco, su richiesta di un ufficiale, che è entrato in chiesa a passo svelto, si rivolge alle poche donne presenti alla santa messa: " I battaglioni schierati nella zona Carnia sono in difficoltà e chiedono il nostro aiuto. Servono spalle per assicurare i collegamenti con i depositi, di cibo e armi, posti nel fondo valle e le trincee". Per salire in montagna, dove combattono i soldati non ci sono rotabili e neppure mulattiere, per cui non si possono utilizzare i muli per il trasporto di armi e viveri. E lassù sulle vette ci sono molti giovani già ridotti allo sfinimento. Dopo la comunicazione del parroco Agata, la protagonista del romanzo, Viola, Caterina, Lucia, Maria e molte altre donne indossano le scarpetz (scarpe ricavate da pezzi di stoffa e fili di spago) e si recano al deposito militare, consapevoli del fatto che se non rispondono loro a questo grido di aiuto, non lo farà nessun altro, perché non c'è nessun altro. Arrivate al magazzino i soldati iniziano a sistemare i rifornimenti nelle gerle, che, poi, vengono caricate sulle spalle delle donne. Agnese pensa: "Per la prima volta nella storia del nostro popolo, le gerle che per secoli abbiamo usato per portare i nostri infanti, i corredi delle spose, il cibo che dà sostentamento, la legna che scalda corpi e cuori accolgono strumenti di morte: granate, munizioni, armi". Quindi "iniziano a salire su un fronte verticale nel quale si sta consumando un rito di sangue, come durante la macellazione dei maiali prima dell'inverno". Questa storia fa riferimento a fatti realmente accaduti. Simbolo delle Portatrici è Maria Plozner Mentil: l'unica donna a cui è stata intitolata una caserma. E il fiore di roccia? E' la stella alpina.
Jennifer (20/11/2022) - Voto: 5/5
Questo romanzo è una poesia. Delicato e scorrevole è un omaggio alla tenacia delle portatrici friulane, protagoniste della Grande guerra ma purtroppo dimenticate. Il racconto ripercorre anche la vita nelle trincee e soprattutto la paura provocata da una guerra spaventosa, eppure il romanzo è sempre piacevole, in grado di catturare il lettore e carico di speranza, nonostante il contesto. Ricco di bellissime immagini poetiche, la più incisiva è senza dubbio quella utilizzata per il titolo al romanzo: la stella alpina, all'apparenza delicata, è forte come le portatrici, è un fiore di roccia.
Goccia (27/10/2022) - Voto: 5/5
La storia è molto bella e interessante, il linguaggio un pochino retorico
Gloria (27/08/2022) - Voto: 5/5
Fin dalle prime righe vengo rapita da un turbinio di emozioni e mi ritrovo a Timau in Friuli, nel 1915 con una gerla piena sulle spalle: sono una Portatrice carnica anch'io. Ilaria Tuti rende onore alle donne friulane che durante la Prima Guerra Mondiale portavano nelle loro gerle armi, munizioni e cibo agli alpini al fronte. Erano volontarie che risalivano la montagna per chilometri e chilometri, vestite con lunghe gonne, avvolte negli scialli di lana nera delle loro tradizioni con ai piedi gli scarpetz -scarpe leggere che fanno presa sul ghiaino- che percorrevano i camminamenti montuosi che portano sul Pal Piccolo. Donne abituate alla fatica, con la pelle indurita dal lavoro, che portavano sollievo al fronte, incoraggiate solamente dalla forza dei canti d'amore. Consegnavano armi e munizioni per lo più, ma portavano anche medicinali o lettere e lavavano o ricucivano i panni degli alpini in modo da farli sentire ancora umani e meno soli. Scaricata la merce, ritornavano a valle per continuare le normali faccende domestiche e accudire chi era rimasto. Grazie all'abnegazione delle Portatrici, resistenti come il fiore di roccia (la stella alpina) il fronte italiano sulle Alpi Carniche non ha mai ceduto. Questo straordinario romanzo- in più parti commovente- é scritto con profonda umanitá e consente al lettore di immedesimarsi nelle vicende di questi giovani soldati e di queste donne, percependone la paura, la fame, il dolore ma anche l'onore e la dignità. Consigliato a tutti noi che abbiamo il dovere di ricordare che il sacrificio di milioni di giovani è stato fatto per tutti.
Ennieareyouok (09/07/2022) - Voto: 5/5
Mi ha emozionato… ilaria tuti ha dimostrato di essere una grandissima scrittrice seppur cambiando genere… bellissimo