Marcello (28/11/2021) - Voto: 5/5

Dopo aver letto La casa delle voci, mi sono appassionato ai romanzi di Carrisi. Anche questo è scritto in maniera davvero straordinaria. Riesce a tenere incollati alle pagine, praticamente fino alla fine della storia. Protagonisti intriganti, ciascuno a modo proprio, con i loro segreti inconfessabili. Un vero thriller psicologico. Consigliato agli amanti del genere. Spero di poter leggere un altro dei suoi romanzi quanto prima.

Roby (20/11/2021) - Voto: 5/5

Ancora una volta, Carrisi mi ha concquistato con i suoi personaggi e le loro fragilità. Chi ama i thriller, non può farsi scappare i libri di questo autore italiano.

Ivan (15/10/2021) - Voto: 4/5

Ho utilizzato li stesso titolo di un'altra recensione perché "Inquietante" è l'aggettivo giusto per descrivere questo libro. Come del resto ritengo inquetante il libro precedente. Mi viene da pensare che a volte occorre avere la mente un pó contorta per scrivere storie come queste. Probabilmente è proprio questo il segreto del successo di queste opere.

Olivia (10/09/2021) - Voto: 5/5

Sarà che sono di parte perché ormai leggerei anche la lista della spesa di Donato Carrisi ma questo romanzo mi è davvero piaciuto un sacco. Come sempre l'autore si dimostra il maestro indiscusso nel panorama del thriller italiano con i suoi immancabili colpi di scena, la sua suspence da brividi e le sue descrizioni intrise di follia che a me personalmente fanno impazzire. Ormai vivo in funzione delle uscite dei suoi libri e non vedo l'ora di leggere il prossimo. Se siete amanti del thriller non potete non leggere questo libro e in generale tutti i libri di Carrisi.

Paolo (31/08/2021) - Voto: 4/5

Il piatto forte di questo romanzo sono i personaggi: ben strutturati, tridimensionali, dotati di ogni elemento capace di farli “vivere” nella mente del lettore. Alcuni passaggi della trama sono ottimamente giocati, frutto di una mente (e di un team di scrittura) affiatato e registrato per ottenere l’obiettivo. A volte ho avuto l’impressione che certi snodi (soprattutto nell’ultimo terzo del libro) si “aprissero” senza essere adeguatamente soppesati, forse con un realismo leggermente carente (la cacciatrice di mosche riesce a trovare il locale dove si presenterà il killer quella sera semplicemente intuendone la possibilità e cercando su internet un locale da ballo qualsiasi, aperto a persone anziane...). Il finale lo avevo intuito a metà libro e “mi stupisco di chi si sia stupito” nel cogliere la vera identità della co-protagonista. Al di là di questi aspetti, il libro è convincente, a piccoli tratti addirittura eccellente.