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Breve storia del mondo. Ediz. illustrata
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Katia
(06/07/2021) -
Voto: 5/5
Da appassionata di storia ho apprezzato particolarmente la lettura di questo libro, che si propone l'arduo compito di avvicinare i ragazzi all'amore per il nostro bagaglio storico. E lo fa accompagnando il lettore in modo cordiale, con amicizia, attraverso un linguaggio semplice e piano. Adatto anche ai piccoli grandi lettori della scuola secondaria di primo grado.
Andrea
(15/05/2020) -
Voto: 5/5
Sebbene l'approfondimento degli eventi, per ovvie ragioni, sia molto limitato, ha il pregio di riuscire a spiegare brillantemente i collegamenti tra il contesto sociale di riferimento e gli eventi che ne scaturiscono. Un libro da leggere assolutamente.
Gabriella
(12/05/2020) -
Voto: 5/5
breve storia del mondo “tutte le storie incominciano con “c'era una volta”. E la nostra stoia vuole raccontare proprio questo: che cosa c'era una volta.” Questo magnifico libro scritto dallo storico dell'arte E.H Gombrich illustra chiaramente e semplicemente l'evoluzione della storia dell'uomo dalla preistoria alla caduta del muro di Berlino. Il libro nasce come un libro per ragazzi, ma si presenta adatto a tutte le età e si sposa bene con la volontà dell'autore di voler creare una sorta di versione tomanzata della storia dove non occorre conoscere date e avvenivementi, ma capire l'evoluzione e appassionarsi ad una materia in maniera molto più profonda e sincera.
MD
(26/09/2018) -
Voto: 5/5
Questa breve storia del mondo, scritta dal viennese di origine ebraica Ernst Gombrich e illustrata da Fabian Negrin, inizia proprio con i primordi, con l’età dei dinosauri, molto prima della comparsa dell’uomo. Ma il suo orologio cammina velocemente, le epoche si susseguono definite da rapide pennellate: è una storia quasi impressionistica. Si legge con avidità e non stanca. L’autore ama inserire per ogni periodo affrontato degli aneddoti che lo caratterizzano nella sua specificità, ma senza perdere di vista l’insieme. C’è insomma erudizione, ma così ben diluita nella corrente ininterrotta del divenire storico che viene percepita come parte di una grande fiaba: non a caso il libro si apre con la formula rituale del “C’era una volta”. Si tratta, senza dubbio, di una robusta opera di sintesi del processo storico osservato da un uomo del ’900, particolarmente sensibile alle ‘cose umane’, e capace di calarsi nelle circostanze e nella mentalità del passato: in quelle che Varrone chiamò le ‘antiquitates rerum humanarum’. Storico dell’arte ma anche dell’umanità, G. iniziò la stesura di quest’opera intorno ai 25 anni; proponendosi di usare un linguaggio semplice e diretto per inquadrare con agilità un’amplissima finestra o prospettiva temporale. Venne pubblicata solo anni dopo, però senza aver perduto il suo sapore di freschezza e la sua utilità. E per un certo verso continua a spiccare, poiché in un’epoca in cui si pubblicano tantissimi manuali di storia, dettagliati fino al parossismo, scoprire invece un libro di sintesi che non sia la solita schematica tavola sinottica ma un vero discorso sul mondo, sul suo funzionamento politico, sui suoi cicli storici – i nietzschiani ritorni –, sui grandi uomini (e quanti sono qui, in forma di cammeo, i ritratti di statisti e condottieri e imperatori) ispira confidenza: e come avrebbe voluto G., mette il lettore a proprio agio. Inoltre, seppur laica, non è assente una certa morale o forse meglio un’etica del bene e del buon senso.
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