La confraternita delle ossa. La serie di Radeschi. Vol. 1

Massimo Ghigi (19/09/2016) - Voto: 5/5
Dopo l'avventura breve del "Delitto nella stanza chiusa", Paolo Roversi e il suo hacker Radeschi, tornano a colpire in questo romanzo da leggere tutto d'un fiato! Da avere!
Ferdy (14/09/2016) - Voto: 5/5
Ritorna Radeschi. Non solo nelle librerie, ma anche indietro nel tempo. Perché questa nuova avventura del giornalista free lance e hacker della bassa è un tuffo nel passato. Un prequel delle avventure lette fino a oggi. Torna con una storia che inizia negli ultimi giorni del 2001, racconta la prima vera indagine di Radeschi e, al tempo stesso, soddisfa parecchie curiosità dei lettori sul suo recente passato. Dettagli che s'incastrano nella narrazione senza appesantirla, anzi arricchendola con un tocco di ironia che strappa più di un sorriso. Fra omicidi misteriosi subordinati al diabolico piano di una confraternita legata a San Carlo Borromeo e la scia di sangue lasciata da una sanguinaria serial killer soprannominata la "Mantide", scopriremo anche com'è nata l'amicizia con il vicequestore Sebastiani, seguiremo i primi passi di Radeschi giornalista investigativo e il suo percorso formativo di hacker guidato dal coinquilino nerd. Il tutto sotto lo sguardo vigile e protettivo della Madonnina, in una Milano che non è più da bere, ma che beve ancora parecchio. Una città che riempie gli occhi, che abbraccia senza soffocare. Da scoprire girando a piedi o a bordo del mitico Giallone che fa qui la sua prima apparizione. Con questo nuovo romanzo, Paolo Roversi ha costruito una storia a incastro, composta di tasselli a prima vista non complementari, ma che, pagina dopo pagina, finiscono con il trovare le giuste forme e simmetrie. Parte da lontano, scava nel passato e alterna realtà e finzione. Mescola fatti di cronaca e vicende romanzate, si mette al servizio della storia e la racconta con una scrittura mai compiaciuta o sopra le righe. "A volte ritornano", scriveva uno che se ne intende. Radeschi è tornato, ed è in ottima forma.
Alessandra (12/09/2016) - Voto: 5/5
Confesso che non avevo mai letto nulla di Roversi, quindi non conoscevo Radeschi, il protagonista di questo libro, che mi è stato consigliato da chi sa quanto io ami leggere romanzi su congiure, rituali, segreti sepolti nelle viscere della città. Tutto questo l'ho ritrovato e anche molto di più. Leggere un romanzo che si svolge nella città in cui si è nati e si vive, Milano, fa molto piacere, ti stimola ad andare a vedere i luoghi citati nel libro. Roversi poi ci riporta indietro nel 2002 e ci fa ricordare come tante cose fossero diverse, ci immerge in un'atmosfera affascinante, molto ben descritta e ci guida nei meandri di un thriller che non ti dà tregua, che non puoi lasciare. Devi sapere cosa succederà nel capitolo seguente e in quello dopo e quello dopo ancora, fino alla fine, quando tiri un sospiro di sollievo e vai subito a cercare gli altri romanzi, perché Radeschi con il suo Giallone e Sebastiani e tutti gli altri ti sono entrati dentro e non vorresti più lasciarli.
PAOLA LOREDANA RINALDI (11/09/2016) - Voto: 5/5
Enrico Radeschi, giornalista detective, abile smanettone informatico, sedicente latin lover , chef per necessità, innamorato di Milano, fa coppia con con Loris Sebastiani, vicequestore della Polizia, poliziotto sagace e deciso. E' appena passato Natale, ci si prepara ad accogliere il 2002 ma non pare che l'anno si aprirà sotto buoni auspici: in piazza Mercanti, poco distante dalla scrofa mediolanuta da cui il capoluogo lombardo prenderebbe il nome, viene trovato morto ammazzato un noto avvocato che, prima di morire, riesce e tracciare col proprio sangue un astruso simbolo. Sebastiani è precettato per l'indagine che si preannuncia difficoltosa e irta, ma anche Radeschi vuol dimostrare di essere un vero giornalista investigativo e così inizia un'avventura che si muove sul territorio di una città che troppo spesso è dimentica del proprio passato, una caccia all'uomo contro il tempo che coinvolge grandi nomi ma anche giovani bellocci e benestanti, vittime di una misteriosa donna da fatale sex appeal. C'è un legame tra le due indagini? Cosa rappresenta quel simbolo curioso (e fatevelo spiegare da Alberto Ferraro, il professore esperto di simboli che ha la scienza di Langdon ma una biografia e un accento più vicino a Franco Califano che a Tom Hanks? Personaggio fugace ma divertentissimo!) e chi c'è dietro questa benedetta (si fa per dire) confraternita che è legata all'inquietante chiesa di San Bernardino alle Ossa? Aggiungete poi un areo privato che si schianta sul Pirellone (la cronaca è nota, ma questa è fiction!) e avrete un quadro impreciso ma efficace delle sfide che offre il nuovo thriller di Paolo Roversi. Ovviamente c'è di più (le ricette di Radeschi e la sua ars amatoria - meglio le prime -, tantissime curiosità tutte vere su Milano, oggetti e abitudini dell'altroieri che sembrano lontane anni luce?), ma dovrete scoprirlo leggendo il romanzo: ritmo incalzante e una buona dose di suspense mista a una sana ironia vi renderanno l'impresa assai facile!
Giunia (11/09/2016) - Voto: 5/5
Ho letto "La confraternita delle ossa" in pochissimo tempo, catturata dalla metropoli milanese coi suoi mille misteri ed esplorandola a bordo della vespa del suo protagonista, Enrico Radeschi. Apparentemente il romanzo può ricordare Dan Brown con il suo "Angeli e demoni"; anche qui c'è una sorta di rompicapo legato ai luoghi del nostro sconfinato patrimonio artistico, anche qui c'è una catastrofe a livello mondiale da scongiurare architettata da una setta misteriosa, ma la vera marcia in più della Confraternita è il suo protagonista: Il simpatico e scanzonato Enrico Radeschi, nulla a che vedere con il borioso Robert Langdon (mi perdonino i fan di Brown!) Leggendo questo romanzo mi sono trovata catapultata indietro nel tempo, nel lontano ma non troppo 2002 e mi sono resa conto di quanto le cose sono cambiate in questi pochi anni. Le tecnologie che adesso diamo per scontate erano agli albori, ho provato nostalgia per il mio primo cellulare: un vero mattone, ma come ne andavo fiera! L'avvento dell'euro che ci ha colti tutti impreparati, la tragedia del Pirellone che ci ha fatto tremare, memori della catastrofe newyorkese? Insieme al protagonista ho apprezzato moltissimo il suo alter ego, il burbero ma onesto Loris Sebastiani, sempre pronto a perdersi con una bella donna come nel suo immancabile Pampero, sempre stressato e incavolato. Lo stile di Roversi è fresco e di facile lettura, dialoghi brillanti e una leggerezza di fondo che stempera le scene più violente. Consiglio la lettura di questo romanzo ovviamente a chi ama i thriller ma lo ritengo adatto a chiunque ami le storie avvincenti e allo stesso tempo ricche di ironia, con personaggi che creano dipendenza!