EMANUELA PAT (01/04/2015) - Voto: 5/5

Ho letto tutti i libri di I.B.Singer, fratello dell'autore ed ho scoperto che I.J. non è da meno. La vita degli ebrei in Polonia ha penalizzato in modo disumano questo popolo fino alle estreme conseguenze. Vivono senza difese, in miseria estrema e le loro lotte sembrano inconcludenti. Consiglio questo libro a tutti gli amanti del genere.

stefano (30/03/2015) - Voto: 5/5

Leggere I. Singer rimane sempre un'esperienza importante. In questa sua opera, malinconica, triste, struggente, la sua arte serve per denunciare le ingiustizie che si consumano agli albori del novecento, tra la Polonia e L'Unione Sovietica. L'ideologia comunista avanza trascinando con sé la vita di milioni di individui. Una famiglia ebrea lotta per sopravvivere, tra minacce, fame, enormi sacrifici e personaggi sordidi e cattivi, relitti umani e nuovi potenti. Ognuno, uomo o donna, cerca con tutte le forze, una strada per uscire dalla cupa disperazione, ma, ogni sforzo sembra vano, inutile. Il Destino non molla la presa, è più forte di qualsiasi tentativo di riscatto e rende la vita un viaggio tremendo verso la sofferenza più nera.

Erica Stori (05/03/2015) - Voto: 3/5

Quello che colpisce è lo stile, senza sconti, di Israel J. Singer che denuncia l'ingiustizia sociale di una comunità perseguitata e poverissima. Lo sdegno dell'autore si posa anche sulle famiglie ebree ricche che, pur vivendo nello stesso villaggio, permettono che i più poveri restino in uno stato di continua indigenza. Nelle belle pagine del romanzo, però, traspare anche il fervore che anima le azioni di queste donne e uomini costretti a vivere ai livelli più bassi della comunità; un fuoco segreto che dona ad essi la dignità che i "padroni della società" avevano loro negato. Se dovessi racchiudere in qualche parola l'intero libro, direi: Abisso e Fuoco Segreto.