Traditori di tutti. Un'indagine di Duca Lamberti

Philo (07/08/2025) - Voto: 5/5
Decisamente gran talento Scerbanenco. Libro bello continuerò la saga del Duca.
Fiorella Palomba (06/09/2024) - Voto: 5/5
La saga di Duca Lamberti è affascinante sia per il racconto volutamente intrecciato e complesso che per la scrittura ricca e precisa. Leggere Scevanenco è sempre molto piacevole anche se le storie, nella Milano degli anni cinquanta, sono inquietanti per tutte le brutture che nasconde e neanche troppo! La Milano dei miei anni sessanta, come ho già scritto, è differente: idealista, e controcorrente. Il finale è molto bello e si addice allo scrittore, si addice a Duca. Come sempre ho già il prossimo! 🌸
Pioggia d'estate Sole d'inverno (09/07/2024) - Voto: 5/5
Ha sempre il suo perché tornare a leggere Scerbanenco. Per lo stile, innanzi tutto, che rivela una minuziosa cura per ogni minimo dettaglio, che non lascia nulla al caso. Scerbanenco sa farci sentire l’eco delle pulsioni di una Milano in pieno boom economico mentre ci tiene legati, con le sue storie, alla realtà del crimine, di quella periferia che ancora sa di paese, che risponde a logiche diverse ed é dunque teatro perfetto per quelle attività di malaffare che devono godere della protezione del silenzio, delle connivenze. Un tipico scenario che ci riporta indietro nel tempo, quando la distinzione tra bene e male era netta e riconoscibile. Personaggi violenti e squallidi che rimangono ai margini delle vie del centro, emblemi di un’immoralità ancora lontana dalla complessità raggiunta oggi. Su tutto questo, Duca Lamberti, con la sua etica di uomo integro e giusto, garanzia di una battaglia silenziosa e incrollabile a difesa della legalità. Un personaggio credibile, Lamberti, che colpisce per la profondità del suo modo di stare dentro il racconto, delle sue riflessioni che mai rinunciano al senso di umanità, all’ equlibrio di giudizio. Un personaggio capace di bilanciare rigore e elasticità e che mai cede alla tentazione dell’umiliazione dell’altro. Si capisce perché Scerbanenco é ancora considerato il maestro di tutti gli autori di genere che lo hanno seguito.
Barabba (07/06/2022) - Voto: 5/5
Dopo l'esordio felice in "Venere privata" torna Duca Lamberti e se possibile il secondo capitolo è ancora migliore del primo. Imperdibile.
Renzo (28/03/2022) - Voto: 4/5
Accadono troppi fatti strani fuori Milano, con un’auto che affonda nel Naviglio con due persone a bordo e che annegano, come un analogo incidente di alcuni prima rubricato come omicidio colposo, e poi un’altra automobile che si inabissa sempre con due occupanti durante un furioso temporale, ma quest’ultimo però è chiaramente un fatto delittuoso, visto che il mezzo, che era inseguito dalla polizia, viene crivellato di colpi. Tre accadimenti simili non sono necessariamente collegati, il tutto dipende da chi sono le vittime, che non sono però persone incensurate, anzi sono gaglioffi non da poco, con gli uomini papponi e trafficanti di droga e le donne un po’ troppo di facili costumi. Sarà possibile assicurare alla giustizia i colpevoli, visto quanto sono intricate le vicende? Niente paura, indaga Duca Lamberti, il medico cancellato dall’ordine e anche a suo tempo rinchiuso in carcere per avere ucciso per pietà una signora malata terminale, e che ora con questo caso si gioca la possibilità di diventare un poliziotto. Scerbanenco imbastisce una storia di non facile scrittura, visti gli intrecci, i sospetti in un ambiente in cui sono maturati i delitti e con il tradimento che sembra essere una costante, dandoci una visione di una Milano ormai diventata metropoli e quindi anche con la malavita della grande città, che spazia in tutti i campi profittevoli. Non troviamo più il ladro di galline o il baro, emergono invece personaggi tesi al massimo guadagno e per questo disposti a tutto, anche a uccidere. L’ambientazione e l’atmosfera sono rese in modo impeccabile e, elemento di particolare pregio, la descrizione dei protagonisti non è solo fisica, ma viene fatta anche un’analisi psicologica. Da leggere, lo merita.