Quaderno proibito

Elieli (07/11/2022) - Voto: 5/5
La protagonista di questo romanzo decide di comprare un quaderno per annotare i suoi pensieri, è una donna come tante , apparentemente felice di ciò che ha, ma la penna che usa per scrivere ciò che pensa diventa un coltello che squarcia il velo che ha sempre annebbiato la sua vita. Potente la scrittura , amaro il finale. Consigliato senza alcun dubbio.
Fra-L (25/10/2022) - Voto: 5/5
Valeria improvvisamente sente l'esigenza di comprare un quaderno e da quel momento inizia a scrivere ciò che le accade, di suo marito e dei suoi figli, riversando sulla carta i suoi pensieri e i suoi sentimenti. A poco a poco, ogni sua certezza si sgretola. Scrivere diventa un bisogno incontrollabile e allo stesso tempo le causa un profondo malessere, perché si ritrova costretta ad aprire gli occhi sulla sua condizione di moglie e madre, prende coscienza di non essere niente di più. Come se non avesse pensieri, desideri, opinioni e sentimenti come chiunque altro, come gli altri componenti della famiglia. Mese dopo mese cambia la sua percezione della vita, dei rapporti e il lettore assiste impotente a ciò che succede, alle scelte che dovrà compiere, sperando trovi la forza e il coraggio di essere finalmente se stessa.
elide apice (20/10/2022) - Voto: 5/5
«Ho fatto male a comperare questo quaderno, malissimo. Ma ormai è troppo tardi per rammaricarmene, il danno è fatto» e non ci si meravigli per questa affermazione della protagonista che intuisce che quel quaderno sarà specchio della sua anima. Quanto mi è piaciuto leggere questo libro che parla di forza (anche se…) di una donna che trova le pagine bianche di un quaderno, comprato per caso e su istinto quasi misterioso, il mezzo dove parlare di sé, del suo essere ormai solo mamma ( e a breve nonna) di tutti. Una lei che ha cancellato sessualità e passionalità, che vede come sprecato il tempo che potrebbe dedicare a specchiarsi e rinuncia in nome di una presenza costante per i suoi figli. Poi l’arrivo del quaderno e la scoperta che il flusso libero di parole parole di una lei “altra”, di una lei che ha ancora voglia di vivere e di specchiarsi e perché no … di innamorarsi. E si scopre ancora giovane e piacente, si scopre desiderata e desiderante fino all’epilogo (che non svelo) narrato in quel quaderno che è diario dolente e alla conclusione, per noi donne di oggi, non scontato. Intorno una società patriarcale che sta però evolvendosi e le vicende di un quotidiano che cambia e fa cambiare. Nelle parole di “mammà” (ormai la chiamano tutti così) in tante ci ritroveremo per aver vissuto sulla nostra pelle l’incombenza di un quotidiano fatto di doveri che “ci è piaciuto affrontare” e di piaceri (per chi è riuscita a darseli) strappati con tanto senso di colpa da una routine quotidiana che ci voleva e per tanti casi ancora ci vuole madri e mogli e troppo spesso ancora madri di mariti, eterni fanciulli
Fed (18/08/2022) - Voto: 5/5
Alba (scoperta grazie al Commissario Bordelli dei libri di Marco Vichi) era troppo avanti quando scrisse "Il quaderno proibito". La quotidianità del 1951 assomiglia così tanto a quella del 2022... cambiano le situazioni e gli strumenti, ma l'esser umano (donna o uomo che sia) è il medesimo. Un quaderno di allora è un computer di oggi. Ma i tormenti e le tentazioni, la fatica e i sogni, quelli sono sempre i medesimi