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Argento vivo
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federica
(25/06/2014) -
Voto: 3/5
Premetto che trovo Mavaldi uno scrittore davvero spassoso, sono rimasta un pò delusa da quest'ultimo libro che ho trovato un pò troppo contorto e complicato; (notare la punteggiatura) un pò più di semplicità avrebbe reso la storia più leggera e scorrevole.
Roberto Pasqualini
(22/05/2014) -
Voto: 5/5
Lettura fluida e piacevolissima. Approfittando della temporanea assenza dei proprietari, tre furfanti eseguono un furto all'interno di una villa, ma commettono errori molto goffi. Tra le cose rubate, c'è un portatile che contiene il nuovo romanzo, non ancora pubblicato, di un noto scrittore. Non esiste una seconda copia del romanzo, mentre l'auto usata per il furto rimane a secco di carburante... Una commedia molto divertente, nella quale personaggi di diversa estrazione sociale sono coinvolti in un gioco delle coppie. Un intrigo poliziesco che ci racconta storie di tutti i giorni, condite con pregi, difetti, passioni, fortune, sfortune, peripezie. Sono presenti mariti e mogli, malfattori e rappresentanti della legge, ingegnere e disoccupato, editor e editore. Non mancano il furbo domestico scansafatiche, il barista, l'avvocato e l'impiegato comunale. Un linguaggio diretto, sornione, che si esalta nell'ironia che zampilla tra le parole, a volte un po' colorito come il quotidiano modo di pensare ed esprimersi della gente comune. Parole che creano immagini che si dissolvono e si ricreano con la stessa parola, come in uno scorrere di fotogrammi. Tutto s'incastra perfettamente come in un'equazione matematica. L'autore, mentre indossa le vesti di un personaggio, comunica al lettore le proprie riflessioni. Effetto che raggiunge il proprio massimo nella contrapposizione tra Giacomo e Leonardo. Lo scrittore e la propria coscienza critica. Spesso la vita scorre tra ambienti diversi, che a volte non si conoscono nemmeno. E mentre si ride, il romanzo nel romanzo ci lascia un velo di malinconia... Insomma, un insieme di caricature magistralmente descritte ed un susseguirsi di fatti imprevisti che provocano un divertente garbuglio. Riuscirà il lettore a dipanare la matassa?
Bruno Izzo
(07/05/2014) -
Voto: 5/5
In questo agile, scorrevole, arguto e ben scritto romanzo, l'idea di fondo, l'essenza stessa del racconto è l'intreccio casuale, e pure altrettanto reale e consuetudinario, tra le diverse esistenze dei personaggi che, almeno all'inizio, neanche si conoscono tra di loro. Le loro vite, i loro destini, il loro agire fluiscono normalmente ciascuna indipendentemente dagli altri; eppure la vita, le normali, banali, affascinanti vicende della vita di ognuno, fanno in modo che i loro cammini si incrocino, si incontrino, si scontrino, si intersechino in un brogliaccio, in un gomitolo di cui però alla fine si rinvengono i capi, si ritrovano gli estremi, si dipana la matassa con semplicità e logica, proprio perché, si vive tutti insieme, siamo tutti socialmente coinvolti l'un con l'altro per il semplice fatto di far parte del consorzio umano, nessuno vive da solo, nessun uomo è un'isola, il proprio ruolo, la propria semplice esistenza influisce e incide su quella altrui. Su questa idea sostanziale, Malvaldi costruisce una storia tanto semplice quanto affascinante, divertente, spesso coinvolgente, ci regala una gradevole lettura, un piacevole relax. Ciò che lo rende speciale rispetto ai precedenti romanzi di Malvaldi, è stavolta il fluire più rapido e serrato del solito del dialogo, anzi dei dialoghi, spesso surreali, divertenti, e però sempre legati da una sottile ma ferrea logica, concatenati tra loro, strettamente intrecciati tra i vari personaggi, sono questi dialoghi quelli che "legano" l'intera storia, caratterizzandola come una commedia dell'arte. Una commedia preziosa, leggera, elastica, malleabile, e molto frizzante. Come argento vivo.
Iris Croissant
(01/05/2014) -
Voto: 4/5
Emerico Luzzati come giudicherebbe questo libro? Penso che il suo commento telegrafico sarebbe: gradevole e corretto, non credo però che lo reputerebbe notevole. Mi è piaciuta molto la breve digressione sul lavoro dell'Editor.
sandro landonio
(12/04/2014) -
Voto: 1/5
E' il primo romanzo di Malvaldi che leggo, diciamo che mi ha convinto: per un certo tempo gli autori di successo li lascerò ad altri.
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