Piomba libera tutti

Bruno Izzo (24/07/2025) - Voto: 4/5
Gli oramai notissimi vecchietti del “Bar Lume” sono alquanto giù di morale per la naturale scomparsa di Aldo, uno dei fedelissimi della loro combriccola. La morte, per persone come loro dalla lunga e variegata esistenza, non è qualcosa che li spaventa, ciò che li deprime è il venir meno del loro amico solidale. Per spiegarci meglio, non è il fine vita che li preoccupa, questo fa parte del normale corso delle cose, per quanto strano, ed inconfessabile, dà fastidio proprio l’essere sopravvissuti, perché ridere da soli per una battuta, non poter più abbandonarsi a lazzi, scherzi, battute con l’amico di una vita, deprime, rattrista, toglie il sale all’esistenza, la rende materia vuota, insulsa. Non è la morte che spaventa, ma il tempo, da trascorrere senza gli affetti più cari, che rappresentano il miele dell’esistenza. La felicità, e questo lo si apprezza in pieno solo al termine del proprio cammino, non è qualcosa di personale e solitario, i giochi, gli scherzi, gli sfottò, la gioia e i sorrisi perché siano tali devono essere condivisi, vissuti insieme, non vanno tenuti costretti in un ambito egoistico. Gli anziani tornano bambini, e nessun bambino vive felice da solo, necessita di altri bambini con cui condividere amicizia e scontro, deve poter rivaleggiare e confrontarsi, anche litigare, e poi ritrovarsi a far pace, non a caso il gioco preferito da tutti i bambini del mondo è il nascondino, dove ci si sfida, ci si nasconde e si scopre chi si è celato e chi no, perché si è nascosto bene, fino alla prossima volta. Come nella vita, ci si cimenta a chi riesce meglio dei compagni, però si è lieti se si è tutti amici, tutti coinvolti, tutti solidali, eppure sentire sempre e comunque l’amicizia come lo zucchero dell’esistenza. Lo sanno i bambini, lo sanno anche i vecchi, coloro che, smessi i panni di adulti, tornano bambini. E come loro adorano i dolci. Per cui, cosa meglio di un bell’omicidio per distrarli un po', i nostri vecchietti del Bar Lume?
angelo (21/07/2025) - Voto: 4/5
Ingredienti: la morte di uno dei 4 “senatori” del bar (Aldo), un delitto in un garage di una donna odiata da tutti, il "barrista" (Massimo) alle prese con eredità, clienti, case occupate e fuochi d’artificio, la vicequestore (Alice) che indaga tra lavanderie, avvocati, musica classica e defibrillatori. Consigliato: a chi scambia la destra con la sinistra, a chi conosce le regole di nascondino.
Ritochka (20/07/2025) - Voto: 3/5
l'ironia, come sempre, è la prima protagonista dei gialli di Malvaldi. Essendo venuto meno Aldo, in questa occasione, si respira anche un po' di malinconia. Ad ogni modo, arguzia, analisi e vivacità rendono la lettura molto piacevole.
Luce (06/07/2025) - Voto: 5/5
Appuntamento da non mancare. I vecchietti del bar Luce sono ironici e un po' tristi perché Aldo non c'è più. Sempre molto pungenti i commenti toscani.