Le origini del potere. La saga di Giulio II, il papa guerriero

GIAMBA (19/01/2024) - Voto: 4/5
Romanzo storico ben scritto e coinvolgente
Maura (17/04/2023) - Voto: 4/5
Molto interessante e ben costruita la narrazione storica soprattutto nella prima parte, poi corre via un po' velocemente. Sarebbe stato bello se fosse proseguito con gli anni del papato di Giulio II
Renzo (07/03/2023) - Voto: 5/5
Papa Giulio II (Albisola, 5 dicembre 1443 – Roma, 21 febbraio 1513), al secolo Giuliano della Rovere, è anche conosciuto come il Papa guerriero, perché, nel periodo del suo pontificato, che va dal 1503 al 1513, promosse numerose guerre per liberarsi dei vari poteri che prevaricavano la sua autorità temporale, e lo fece con la massima determinazione e con il coraggio propri più di un uomo d’armi che di un religioso al comando della Chiesa. Però avviso che chi si dispone a leggere questo romanzo storico che riguarda appunto Giulio II potrebbe non dico restare deluso, ma arrivato alla fine potrebbe chiedersi notizie sul suo pontificato, perché in queste 384 pagine si parla solo del prima, cioè del periodo che va dal 1471, anno in cui fu eletto al trono di Pietro con il nome di Sisto IV lo zio Francesco della Rovere. E’ pertanto molto indovinato il titolo dell’opera, perché le origini del potere sono quelle degli anni in cui Giuliano della Rovere brigò per diventare il capo della Chiesa. Per quanto si tratti di un romanzo storico l’autrice si è attenuta sempre a fatti veritieri, eventi che sono la testimonianza di un mondo in cui la spiritualità era decisamente messa da parte e nella lotta che vediamo, aspra, con delitti anche, fra Giuliano della Rovere e Rodrigo Borgia c’è tutto un periodo storico che ha caratterizzato l’Italia nella seconda metà del XV secolo, con sullo sfondo altre figure che non sono proprio comparse, come Lorenzo de’ Medici e gli Sforza, in un grande e riuscito affresco che nobilita un lavoro ben strutturato, che non ha mai un momento di cedimento e che avvince dall’inizio alla fine. Da leggere, lo merita.
AndreaS (14/07/2021) - Voto: 4/5
Avvincente romanzo che racconta lo sviluppo della personalità e la vita del futuro Papa Guerriero che unisce a una fina cultura e alla sensibilità artistica tutta la risolutezza e l'arroganza necessarie per farsi strada nella Roma rinascimentale. Impareggiabile la continua contrapposizione tra Della Rovere e il suo nemico si sempre, il cardinale Borgia. La storia d'amore con l'aristocratica romana lo rende un pò più umano, ma solo un poco. Questo romanzo rende più accettabile anche la discussa figura del Borgia, inserito in un gioco con regole feroci e spietate.
Il SegnaLibro di Deborah (03/07/2020) - Voto: 5/5
Un romanzo storico deve trascinare il lettore indietro nel tempo, isolarlo dal presente e fargli credere di trovarsi esattamente nel periodo di cui si narra. Alessandra Selmi ha perfettamente centrato questo obiettivo, nel primo capitolo della saga dedicata ad uno dei più discussi papi della storia,  Giulio II. Attraverso l'oculata scelta del linguaggio utilizzato e la sapiente descrizione delle scene, l'autrice racconta, in un arco temporale che va dal 1471 al 1503, la vita di un ragazzo insicuro che diventò un uomo forte, un personaggio imponente, meritando l'appellativo di papa guerriero, impetuoso e irascibile come il mare che gli ha dato i natali. Una vita perennemente in lotta contro il suo più acerrimo nemico, il cardinale Rodrigo Borgia. Ripercorrendo gli episodi più importanti della vita di Giuliano della Rovere, dall'elezione al soglio di Pietro dello zio Francesco della Rovere, ne descrive nettamente il carattere e la psicologia. Dal racconto, infatti, emergono con chiarezza le contraddizioni che caratterizzano il protagonista. Un uomo facile all'ira, dispotico e prepotente; attento ai giochi di potere, costretto a guardarsi le spalle da nemici ostili, molto vicini, come il cardinale Borgia e suo cugino, il signore di Imola, Girolamo Riario. La Selmi, inoltre, ci restituisce personaggi perfetti, abilmente caratterizzati, riuscendo a rendere l'idea dei temperamenti di ognuno, tanto che al lettore appaiono vivi e presenti. Attraverso le sue parole si ha, infatti, l'impressione di essere reali spettatori dei dialoghi tra i personaggi, di percepire le diverse inclinazioni dei toni della voce di ognuno. La narrazione estremamente fluida e affascinante rende il romanzo oltremodo coinvolgente e piacevole. Un viaggio emozionante nella Roma rinascimentale in grado di soddisfare anche i lettori più esigenti, che rimarranno rapiti da questo romanzo che racconta, con evocazione e estrema suggestione la prima parte dell'epopea di un grande papa.