La scomparsa di Majorana

Valentina (22/11/2011) - Voto: 5/5
La scomparsa di Majorana è un libro avvincente, una lettura ricca, densa. Sciascia esprime pienamente tutte le sfaccettature della sua arte di fine narratore: i fatti sono intrecciati con le riflessioni,la realtà è intrisa di mito, l'analisi psicologica di Majorana è condotta da Sciascia fino a quasi identificarsi in quel personaggio. Un lavoro di ricerca e paziente e ragionata lettura delle lettere e perfino della vita del personaggio; Sciascia pare scandagliarne i tratti più riposti e segreti, quasi i pensieri. Il tutto con estrema cura di offrire al lettore tutti gli elementi per collocare storicamente i fatti, avvenuti nel pieno di un'epoca dove in Italia e in Europa imperversavano i fascismi, e dove Majorana aveva forse compreso dove quel 'crescendo' avrebbe condotto l'umanità.
Nino (02/10/2009) - Voto: 5/5
Leonardo Sciascia ci presenta un personaggio che nella sua realtà personale gli è stato poco riconosciuto dato che la polizia neanchè si occupò a dovere dopo la sua scomparsa ed è per questo che lo scrittore siciliano gli dà un epilogo diverso da quello che potrebbe realmente essere accaduto. Majorana scopre qualcosa che assume un significato molto più imponente della vita stessa e che lo renderà amante della solitudine. Ed è questo distaccarsi dal mondo che lo porta a volerlo salvare. "...non viè in essa un solo granello di egoismo..."
don gralizoner (15/09/2009) - Voto: 5/5
Letto (adolescente) e riletto (superati i trenta). Da una lettura all'altra è scomparsa la pesantezza di cui parlano alcune recensioni e che anch'io avevo avvertito adolescente - assieme al fascino della vicenda e dell'ipotesi sulla scomparsa dello scienziato, che allora mi pareva indiscutibile ed oggi solo un po' meno "certa". Un libro bello in ogni suo dettaglio - tranne forse la nota marginale sulla (s)fortuna di Alberto Savinio - e sì, intrigante come un giallo, ma un giallo post-requiem per il romanzo giallo, nel senso di Durrenmatt, il cui "I Fisici" sono citati nel saggio di Lea Ritter Santini che chiude questa edizione - il saggio contiene alcuni spunti ma è un po' noioso, specialmente se lo si legge dopo il thriller conventuale mozzafiato che chiude il romanzo.
Renzo Montagnoli (13/05/2009) - Voto: 5/5
La scomparsa di Majorana è un libro stupendo, da leggere, da rileggere, per capire che l’uomo deve venire sempre prima della scienza.
Mauro B (20/11/2008) - Voto: 5/5
Uno dei miei libri preferiti di Sciascia, di poco inferiore a L'affaire Moro. E per rispondere a qualche commento precedente, che dava curiosamente un 2 o 3: non è un "giallo", quindi non è "pesante". Anzi rispetto al genere è tranquillamente sorbibile... non so, si pensi a Notizia di un sequestro di g.g. Marquez.