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La scomparsa di Majorana
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Francesca
(01/02/2018) -
Voto: 5/5
La storia vera e misteriosa della scomparsa di una delle menti più luminose del '900, il fisico Majorana, raccontata in modo semplice e diretto, ma ricco di dettagli, da uno scrittore di cui ho letto quasi tutto, straordinario Sciascia. Una finestra aperta sui misteri dell'anima e anche del destino degli uomini. Sullo sfondo, l'invenzione dell'atomica e il fato. Per me un classico da leggere assolutamente.
piepalmi
(10/07/2015) -
Voto: 4/5
Lavoro letterario sui generis. Credo che la motivazione che abbia mosso Sciascia nel portare vanti questo lavoro siano due: 1) Dare testimonianza di un grande siciliano, diventato importante soprattutto in campo scientifico (al di fuori dell'ambito artistico-letterario, che l'autore considera più congeniale all'estro siciliano) 2) Evidenziare come gli aspetti filosofico-esistenziali del protagonista, lo abbiano portato ad un volontario allontanamento dalla ribalta scientifica degli anni trenta. Molto scarno ed asciutto, ciò nonostante foriero di spunti di riflessione sul rapporto uomo-scienza.
claudio
(11/03/2015) -
Voto: 3/5
Non mi è sembrato un granché, inferiore ad altri lavori di Sciascia. Tutta una serie di congetture per portarci a credere che Majorana alla fine non si è suicidato
Cristiano Cant
(05/02/2015) -
Voto: 5/5
Le coincidenze non esistono quando la vita, nel suo vano sforzo di decifrarsi nel profondo, fa a pugni o sgomita o lancia il guanto alla letteratura e alle sue tante voci intrecciate sulla pagina. Sbagliate o precise che siano, sono voci che valgono uguale se si è saputo con quei respiri, quei fiati, scavare il mistero della vita e le ombre attorno a un destino. E' di questi giorni una notizia riferita a Majorana, cioè la sua certa presenza in Venezuela nella metà degli anni 50; cade quindi la tesi di Sciascia, che fa finire lo scienziato in un convento calabrese sommergendo la propria identità nel silenzio più fitto. Pare che non sia più così, ma la domanda alla fine è questa: cosa cambia? Non resta il rifiuto morale verso il male, verso l'atomica, eternamente in piedi? Non resta in piedi la libertà di sparire da un cosmo di potere che si serve di menti e forze per servire istinti bellicosi? Il convento è presente lo stesso, e vale come manto steso da una scelta attorno al proprio orologio etico. Il libro è una riflessione di stupenda fattura, echi pirandelliani agganciano la voce del narratore rifinendo l'insieme in una prova perfetta. La vita può incaricarsi di sovvertire la letteratura, ma la letteratura respira più in alto della vita, la supera, la sormonta, la risolve lo stesso.
ST360
(23/01/2015) -
Voto: 5/5
Sciascia presenta con tratti sintetici ma netti la figura di Majorana sia come brillante fisico che come uomo solitario ed introverso, offrendo al lettore un testo interessante, scorrevole, analitico ed essenziale. Il libro è privo di quegli ornamenti stilistici e di quei fastidiosi orpelli che ultimamente, purtroppo, molti autori "moderni" usano per ornare ed abbellire i loro libri privi di spessore. Ottima lettura che pone il lettore a profonde riflessioni.
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