La vegetariana

Simonetta S. (21/07/2025) - Voto: 5/5
Oggi vi dico qualcosa su “La vegetariana” di #hankang. Il libro che ha accompagnato il finire delle mie vacanze natalizie e l‘inizio del nuovo anno #2025. Forse il libro sbagliato da leggere per un periodo che è di fatto l’emblema della dolcezza e della tenerezza. La Vegetariana é un libro crudo, che narra una storia forte, a tratti violenta. Diciamola tutta: ho fatto fatica a leggerlo, a comprenderlo e a digerirlo….La protagonista, Yeong-Hye, è solo un involucro che custodisce una profonda sofferenza, che lotta con il patriarcato ed una società fatta di apparenza. Tre voci narranti - la protagonista, il marito e la sorella - fanno emergere i contrasti umani e sociali. Ma i veri protagonisti, che suscitano riflessione nel lettore, sono l’apatia, il male di vivere, l’inquietudine, l’impossibilità di mangiare, la rinuncia alla vita. Un libro breve, brevissimo ma traboccante di significati che suscitano un’inquietudine profonda. Buona lettura e al prossimo libro,
Tatu (09/07/2025) - Voto: 5/5
Sicuramente non è una passeggiata. È doloroso, fastidioso, sintetico, a tratti inquietante. Però resta.
Ines (28/07/2021) - Voto: 5/5
Ho appena finito di leggerlo spinta dalle recensioni positive e che dire! Straordinario ,bellissimo,forte,struggente,emotivo,disturbante.Uno di quei libri che ti rimangono per sempre nella mente! Grazie a tutti voi,appassionati lettori,che avete recensito in modo eccellente questo libro facendomi scoprire una nuova scrittrice coreana!
makotodama (06/07/2021) - Voto: 4/5
🥩 Come posso descrivere questo libro? Crudo, diretto, spietato. Un misto di erotismo, perversione ma soprattutto carne e carnalità: il corpo della donna, visto con piacere e con disgusto, diventa il suolo sul quale Yeong-hye inizia la sua battaglia contro la carne, la sua ribellione. E' una donna che per affermarsi sceglie la strada dell'autodistruzione. Viene trattata - per l'appunto - come se fosse un pezzo di carne; calpestata, abusata e malmenata. 💭 Le immagini di un sogno oscuro e sanguinoso fanno maturare in lei il rifiuto di mangiare, servire o cucinare carne e sono proprio alcune immagini descritte da Han Kang che mi hanno colpito di più: surreali, torbide e intrise di mistero. Proprio per questo mi piacerebbe vedere una trasposizione cinematografica di queste scene. 🔪 Non conosciamo mai la prospettiva di Yeong-hye, protagonista taciturna la cui vita viene sempre narrata da un punto di vista esterno; le sue sofferenze sono destinate a essere silenziate, come se la sua voce non contasse. E' questo forse l'aspetto che ho apprezzato di meno: in particolare, la seconda parte approfondisce molto la figura del cognato, narrando di Yeong-hye solo in merito al loro rapporto. Per quanto funzionale al messaggio, avrei preferito un’attenzione maggiore per la protagonista. 👊 Pazza, disobbediente, isterica sono solo alcuni dei modi in cui il marito, il cognato e la sorella la descriveranno. Il linguaggio usato denuncia una società patriarcale che considera le donne in quanto figlie e mogli, sottomesse al padre e al marito e ingabbiate dalle aspettative sociali. Nella prima parte del romanzo, in particolare, il marito di Yeong-hye elencherà alcuni dei suoi motivi di rammarico nell'avere lei come moglie, le sue "mancanze" e i suoi comportamenti bizzarri.
Sara (19/03/2021) - Voto: 3/5
Ho trovato questo romanzo breve molto particolare e "strano". Quasi in un'atmosfera onirica assistiamo all'escalation psicologica della protagonista che risulta affascinante ma allo stesso tempo alquanto inquietante...