L' ordine del tempo

Manocciola (08/03/2019) - Voto: 3/5
3 stelle perchè molto probabilmente per gli addetti ai lavori è scritto bene ma non essendo il mio genere lo sto leggendo da parecchio tempo e non l'ho ancora finito.
Martina (24/02/2019) - Voto: 4/5
Un libro consigliato non solo ai neofiti, ma anche a chi conosce bene la materia, la bellezza di questo libro sta nel fatto che rende quasi poetiche le formule, i principi e le teorie fisiche come non molti divulgatori sanno fare
Sebastiano (31/12/2018) - Voto: 4/5
Rovelli è un buon divulgatore, scientifico. Peccato spesso esageri con pindarici voli letterari che appaiono come forzature quasi un'Entità superiore (ma non mistica, si badi) gli abbia imposto di salvare anche Altro oltre la Fisica, pregevolissimo Altro che non ha bisogno delle sue citazioni per salvarsi benissimo da solo, a differenza di quanto pensano molti dei Fisici come lui (avendo frequentato quella facoltà, ho notato che è un'attitudine alquanto diffusa da quelle parti, forse pensano che un buon fisico debba e possa poter parlare carismaticamente di tutto...). Un altro problema che si nota fra le righe è l'autocompiacersi nel farsi incensare da fisici internazionali più famosi di lui: questo sarebbe più opportuno che lo facciano altri e ch'egli dunque tenti di ottenerlo con mezzi più consoni degli auto-panegirici che ai lettori un po' più accorti possono apparire spesso stomacosi. Comunque, con le opportune scremature, vale la pena leggerlo
rob (27/12/2018) - Voto: 4/5
Libro che si legge benissimo, ancora un piacevole successo di Rovelli
Loris (03/12/2018) - Voto: 5/5
Passare con disinvoltura dalla teoria della relatività e dalla fisica quantistica a considerazioni sulla filosofia della scienza che chiamano in causa, tra gli altri, Anassimandro, S.Agostino e Heidegger, non è cosa da tutti. Rovelli lo fa costruendo un saggio che regala al lettore uno sguardo vertiginoso sul concetto di tempo e sul modo in cui gli esseri umani vi si rapportano. Rinunciando ad ogni formalismo matematico (relegato alle note), il lavoro semplifica senza banalizzare e mantiene fede alla premessa: smonta le convinzioni legate all’esperienza sensoriale e alla fisica newtoniana, genera dubbi e interrogativi, offre possibili risposte, ricordando che la comprensione del mondo (e della nostra mente) è un processo in perenne evoluzione.