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Leggere Lolita a Teheran
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Elena
(12/08/2025) -
Voto: 4/5
Consiglio questo libro a chiunque voglia capire da vicino la condizione femminile in Iran. Anche se in alcuni passaggi può risultare un po’ lento, l’ho trovato un racconto autobiografico intenso, coinvolgente e profondamente toccante. La realtà che emerge tra le righe è forte, e lascia molto su cui riflettere.
Diego
(13/02/2025) -
Voto: 5/5
Autobiografia dell'autrice che cavalca un ventennio di storia dell'Iran, vista però dalla parte di una donna in una posizione previlegiata quale docente di letteratura inglese all'università di Teheran. Si apre perciò una finestra sulla vita di tutti i giorni in un paese in cui tuttora vige, soprattutto per le donne la dura legge islamica. La caratteristica principale di questa storia è legata al fil rouge che ci porta attraverso la letteratura a scoprire e conoscere la vita delle studentesse che partecipano al gruppo di lettura, ragazze come tante altre nel mondo con le speranze, sogni , aspirazioni e amori brutalmente cassati in una società che non prevede loro la minima forma di emancipazione, spingendole in alcuni casi a lasciare definitivamente il proprio paese. Libro che mi ha fatto riflettere sulla condizione della donna sia nei paesi islamici ma anche nel più libero ed evoluto mondo occidentale
Paola
(22/12/2024) -
Voto: 4/5
All’inizio del libro ho dovuto interrompere la lettura per andarmi a leggere “Lolita” visto che l’autrice ne fa un’analisi dettagliata. Per fortuna avevo letto gli altri libri trattati nel romanzo! É sicuramente interessante scoprire come si vive a Teheran sotto il regime della repubblica islamica e soprattutto inquietante il fatto che questo romanzo, ahimè, sia sempre attuale.
Giorgio
(22/08/2024) -
Voto: 5/5
Il libro intreccia romanzo, autobiografia, cronaca sociale e critica letteraria. Le quattro parti in cui è diviso portano ciascuna il nome di un autore o di un personaggio che fa in qualche modo da fulcro del racconto. La prima parte s'intitola Lolita. Vi allude il titolo del libro. Un titolo ben scelto: fa risuonare forte il contrasto tra Lolita, com'è nell'immaginario comune, e la vita di una donna a Teheran. La prima parte ruota intorno al seminario domestico che la Afisi teneva con un gruppo scelto di studentesse. Emerge qui soprattutto il forte senso di una lettura personale, femminista, in un contesto come quello iraniano: l'effetto è ben diverso se questa lettura fosse proposta in una qualunque università occidentale. La seconda parte, Gatsby, ruota intorno al processo a Il grande Gatsby allestito durante un corso a Teheran, mentre l'Iran vive un tempo confuso subito dopo la cacciata dello Scià. Sempre più forte è il potere dell'ayatollah Khomeini. Gatsby incarna i peggiori valori occidentali agli occhi dei fondamentalisti. La terza parte s'intitola James. Il fulcro è soprattutto Daisy Miller, eroina in cui s'identificano le studentesse, la cui vita quotidiana è sempre più vessata dal regime. Chiude la parte dedicata a Jane Austen e al desiderio di fuggire da Teheran, con la consapevolezza che l'Occidente non è tutta California e che li, come qui, in modo diverso, come appunto insegnano i romanzi della Austen (e di Bellow), la crudeltà si annida nella banalità quotidiana.
Luca
(03/12/2023) -
Voto: 4/5
Lo consiglio a tutti coloro che vogliono venire a conoscenza della situazione della donna in Iran, ma anche della sua dittatura politico-religiosa. A tratti può risultare un pò noiosetto.
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