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Leggere Lolita a Teheran
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ale
(07/07/2021) -
Voto: 5/5
"Voglio scrivere un libro in cui ringrazio la Repubblica islamica per tutto quello che mi ha insegnato - ad amare Henry James e Jane Austen e il gelato e la libertà." - La letteratura sa essere magica, e trasformare la quotidianità in qualcosa di prezioso, in uno spiraglio di libertà dal confinamento della realtà dal quale affermare la propria identità. Un rifugio da cui partire per ribellarsi alla mediocrità, affermare la bellezza, cambiare il mondo. Nafisi racconta questo e molto altro, tra l'insubordinazione di Lolita, l'illusione di Gatsby, l'integrità dei personaggi di James, il diritto di scelta affermato da Austen. E la violenza della rivoluzione di Khomeini. Leggere Lolita a Teheran è grande letteratura di resistenza. "Non possiamo arrenderci, e partire: siamo troppo utili qui. Io amo questo paese".
Anna
(06/07/2021) -
Voto: 5/5
Rifugiarsi nella lettura è una pratica comune per noi lettori e diviene essenziale per Azar, che si aggrappa alle parole di James mentre vengono sganciate bombe a pochi passi da casa sua, e per le sue ragazze per le quali il club di lettura rappresenta l’unico momento liberatorio. Ciò che più ho apprezzato di questo memoir è la capacità narrativa della Nafisi : nonostante gli argomenti culturali e storici siano “pesanti” e complessi la lettura scorre veloce e risulta di facile comprensione. Per l’aspetto puramente letterario ho trovato di grande interesse le sue opinion in merito ai romanzi, tanto da spingermi a riconsiderare il mio parere su alcuni. È proprio questo che questo memoir ti spinge a fare, rivalutare ogni cosa, guardare da una diversa prospettiva: un libro che rimane dentro anche dopo averlo terminato perché tratta di vita vera, quella che continua nonostante tutto.
Anna
(06/07/2021) -
Voto: 5/5
Rifugiarsi nella lettura è una pratica comune per noi lettori e diviene essenziale per Azar, che si aggrappa alle parole di James mentre vengono sganciate bombe a pochi passi da casa sua, e per le sue ragazze per le quali il club di lettura rappresenta l’unico momento liberatorio. Ciò che più ho apprezzato di questo memoir è la capacità narrativa della Nafisi : nonostante gli argomenti culturali e storici siano “pesanti” e complessi la lettura scorre veloce e risulta di facile comprensione. Per l’aspetto puramente letterario ho trovato di grande interesse le sue opinion in merito ai romanzi, tanto da spingermi a riconsiderare il mio parere su alcuni. È proprio questo che questo memoir ti spinge a fare, rivalutare ogni cosa, guardare da una diversa prospettiva: un libro che rimane dentro anche dopo averlo terminato perché tratta di vita vera, quella che continua nonostante tutto.
Sarah
(01/04/2021) -
Voto: 3/5
professoressa di letteratura inglese presso l'università di Teheran, l’autrice racconta la propria esperienza di vita. Abbandonato l’insegnamento in università a causa delle restrizioni imposte dal regime su nomerosi fronti, dal programma all’abbigliamento, la donna decide di dare lezione ad un gruppo di studentesse a casa propria. La sua vita si intreccia così con quella di 7 ragazze, a loro volta costrette a fare i conto con un sistema oppressivo e frustrante. Tra i romanzi oggetto di questo corso clandestino, proprio Lolita di Nabokov. Un bellissimo libro, non a caso un best seller, specchio di una cultura diversa e di ideali condivisi.
ElenaP
(25/01/2021) -
Voto: 5/5
WOW. Nulla da aggiungere. Un libro fantastico, una scrittura altrettanto piacevole, assolutamente da leggere. Leggendo è come essere lì insieme a Nafisi e le sue ragazze a Teheran.
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