Guida all'uso
|
Miei libri
Home
|
Argomenti
|
Editori
|
Top 50
|
Offerte
Un amore
<< Torna alla scheda del libro
Gresi
(15/06/2013) -
Voto: 4/5
Definito secondo molti critici come una sorta di biografia dell'autore, successivamente smentita dallo stesso autore, quello che delinea Buzzati in questo suo meraviglioso romanzo non è altro che la rappresentazione perfetta dei mitici anni '60. Il teatro di un era in cui le classi più umili ed incolte del secolo, videro come avviarsi verso una strada di mai più ritorno. Sull'orlo di un baratro profondo e cavernoso cui lo stesso Buzzati, avverte sottoforma di brutale energia. Esame attento del sentimento individuale nonché parabola di un amore realistico, tangibile e sensibile quasi al tatto. Affermazione della donna come il prototipo di un intricabile guazzabuglio di sentimenti, pulsazioni e nervi in cui il sesso, seppur definito come primo romanzo erotico pubblicato dallo scrittore milanese, non verrà descritto ma lasciato a briglia sciolta all'immagine collettiva del pubblico. Sensuale, seducente e trascinante il romanzo avrà il potere di ammaliare il pubblico sin dall'inizio. Forse dovuta alla sincerità e intensità cui il protagonista, Antonio, abbraccerà il proprio destino e soprattutto ricco di concezioni personali riguardanti il protagonista, evidenziate nel romanzo attraverso la tecnica del cosiddetto flusso di coscienza. Tecnica cui fece ampio uso persino Alberth Cohen e di cui il romanzo Bella del signore, ne è una testimonianza. Il finale inoltre, sebbene un pò ambiguo e forse destinato a smarrirsi nella menzogna, non possiederà nulla di nuovo e originale che lo faccia discostare dal resto dei romanzi di questo genere ma trasmetterà quel senso d'appagamento cui anelava da tempo il protagonista. Quella pace interiore che il lettore, assieme ad Antonio, si augurava di poter ottenere dalla lettura di un romanzo attraente proprio come questo.
umberto73
(02/01/2013) -
Voto: 5/5
Stupendo!Forse il libro piu bello che ho letto.Tratta di un amore impossibile e tutte le sue problematiche,tra cui la differenza di eta.Realista e coinvolgente la visione della vita e della giovinezza,cioe si puo esser giovani anche a 50 anni.Lo consiglio a tutti.
lilimarlene
(09/12/2012) -
Voto: 5/5
Un libro romantico e bellissimo.Uno dei migliori libri di Buzzati.Lo consiglio caldamente.
Cristina72
(24/06/2012) -
Voto: 4/5
Un rapporto irrisolto con le donne, una vita borghese troppo perbene, troppo normale, e all'improvviso la passione per una giovane prostituta. Passione malata, che fa di un architetto di mezza età un burattino patetico e umiliato nelle mani di una ragazza volgaruccia e nemmeno troppo bella. C'è qualcosa in lei, e soprattutto nell'assenza di lei, "quella cosa terribile, come un risucchio di spasimo in corrispondenza dello stomaco". Da qui la smania di voltolarsi nel fango, la convinzione allucinata di aver trovato un fiore nella melma. Il tormento dell'uomo diventa un lamento monocorde, descritto alla perfezione, è vero, ma un po' ripetitivo. Interessante lo stile, con punteggiatura, tempi e proposizioni d'effetto, lasciati alla discrezione dello scrittore. La tecnica del flusso di coscienza a volte appesantisce la narrazione, ma rende bene lo stato di esaltazione mentale del protagonista. Altri prima di Buzzati hanno affrontato temi analoghi, ma qui l'approccio è particolarmente drammatico, delirante, onirico, un viaggio di sola andata verso "un sogno sbagliato".
Antonella
(20/06/2012) -
Voto: 5/5
Incipit spettacolare, con descrizione d'un'alba milanese ("e poi c'è quel problema dell'alba") all'interno di uno dei primi capitoli che ti catapulta nella vita, nelle case, nella storia di molti sconosciuti; un fluire che ha tutte le sembianze della realtà vista dal finestrino di un treno o da una finestra con vista. Poi la storia inizia, si infittisce e nasce "Un amore". Buzzati allora sceglie di aumentare il ritmo e di finalizzare ogni sua parola a creare un sentimento all'interno del lettore: Rabbia e Stucchevolezza, Rifiuto e Costernazione. Come in "Il deserto dei Tartari" riesce a creare l'atmosfera dell'attesa così in "Un amore" riesce a far percepire al lettore la nascita di un'ossessione. Perché in questo si trasforma quell'amore che il protagonista vive, complici i ruoli, la società, le differenze di età e gli eventi. Un'ossessione che gli ruba il cuore, lo spirito, il corpo, la vita, tutto. E da questa ossessione non c'è guarigione, per mesi. Eppure la realtà è che il mondo è molto più complesso di quanto non sembri, che i ruoli non sono così semplici ed incasellati, che amare non è semplice e che per amare bisogna sapersi scegliere, che si fa del male perché si è ricevuto altrettanto male, che non ci si sa spiegare, che per amare bisogna imparare ad includersi l'uno nella vita dell'altro, che l'inclusione è un'arte e che in fondo è più semplice fare la puttana o pagare una puttana che sentirsi sconfinatamene soli. Qual è il mistero cui Buzzati anela includerci? L'amore è un istante, la bellezza anche; quando un corpo nudo è investito della luce giusta in quell'ora che non è notte né giorno e la pelle candida sembra ancora pura, nonostante tutto; l'amore è quell'istante di pace in cui sbiadisce la giovinezza, in cui la malinconia trabocca da un cuore stanco per aver cercato troppo e ricevuto troppo poco, l'amore è un mezzo, l'unico mezzo per dimenticare di essere mortali.
Inizio
Precedente
Successiva
Fine
La Feltrinelli Internet Bookshop Srl - P.IVA 05329570963 -
Dati societari
- Vai a
IBS.it