Le ateniesi

Emanuele Regi (02/12/2020) - Voto: 4/5
Un romanzo assolutamente appassionante. Barbero gioca con la storia e i suoi cortocircuiti con la dovizia dello studioso, ma costruisce il ritmo e i colori da ottimo narratore, dosando sapientemente la temperatura del romanzo soprattutto nella parte centrale. Da umile lettore ho percepito inizio e fine eccessivamente accelerati, mi sarebbe piaciuto leggere più dettagli ed elementi sul mondo ricostruito e i personaggi narrati (parere personale).
MmeBrusich (19/09/2018) - Voto: 5/5
Lo sfondo storico è l’Atene della fine del secolo V a.C., qui la commedia di Aristofane (Lisistrata) e la vicende di giovani donne si intrecciano senza lasciare possibilità al lettore di smettere di leggere. Le immagini forti e il linguaggio Esplicito rendono bene l’idea di quello che doveva essere la vita (non mitizzata) del mondo greco antico.
Federica (22/10/2017) - Voto: 5/5
L'amore di Barbero per la storia traspare in ogni suo libro. Ma questo è sorprendente. La storia, Sparta-Atene, la guerra, sono solo una cornice. Al centro ci sono le donne. Sottovalutate, sottomesse, usate, come in ogni epoca. Bellissimo romanzo.
giorgio g (10/02/2016) - Voto: 4/5
Confesso che "Le Ateniesi" mi ha sconcertato: conoscevo il Professor Barbero per avere assistito ad alcune sue conferenze sulla Storia Medioevale, di cui è un apprezzato cultore, per averlo ascoltato, anche recentemente, in televisione e per avere letto alcuni suoi libri, primi fra tutti "I prigionieri dei Savoia" e "La guerra in Europa dal Rinascimento a Napoleone", ma non sospettavo che, trovatosi ad affrontare una storia ambientata nell'Ellade classica, si lasciasse trasportare a scene di una violenza quasi insopportabile quali quella dello stupro delle figlie di Trasilio e Polemone, Glicera e Charis, da parte del figlio del ricco Eubulo, Cimone e dei suoi amici Argiro e Cratippo e della strage che ne è seguita. Scene che sono in parte riscattate dalla vivida descrizione della messa in scena della "Lisistrata" di Aristofane, da quella dell'assemblea dei cittadini di Atene e soprattutto dal finale con il falco che vola sopra la città. Un richiamo all'attualità, che ci ricorda la posizione di Angela Merkel, è la frase pronunciata da Polemone "Manda via gli immigrati e qui non lavora più nessuno!". In definitiva, una lettura che, con le riserve prima indicate, può farci riflettere.